martedì, luglio 27, 2010

Buone vacanze a tutti i nostri lettori


Franck, Bernard ed Izzy vi augurano buone vacanze ed un arrivederci al 1° settembre con moltissime novità.


domenica, luglio 25, 2010

L'evento d'Agosto 2010


Avete un block notes ed una penna vicino a voi? Bene, segnate questa data: 12 Agosto 2010, ebbene si, il maestro dell'horror, colui che ancora prima dei Kiss e Marylin Manson ha osato accostare l'heavy metal al mondo del teatro, torna in Italia per un'unica ed esclusiva data che si preannuncia particolare e piena di sorprese.

Stiamo parlando di Alice Cooper, ed il suo imperdibile show si terrà a Majano, in provincia di Udine giovedì 12 agosto presso l'Area Cocerti Festival , questa sarà un'occasione più unica che rara per assistere ad un vero e proprio spettacolo, perchè il re dell'horror rock porterà con sè la mastodontica produzione del "The Theatre Of Death Show", tanto amata dai fans, caratterizzata dallo stile splatter/horror e da un'attitudine totalmente freak e vintage.
Uno spettacolo cruento in cui il macabro farà i conti con la realtà, sempre accompagnato dal rock storico ed influente di Alice Cooper.

Cooper è quindi famoso per le sue quarantennali performance live, dove ghigliottine, bambole impalate, il pitone attorcigliato al collo ed il corpse paint (Trucco facciale dalle sembianze macabre) sono protagonisti.

E' vero che i suoi testi contengono spesso frasi ispirate alla narrativa horror, ma spesso nella sua ampia produzione si trovano anche brani ispirati ad argomenti diversi come la religione, la libertà di espressione ed i problemi legati alla società statunitense.
Inutile dire che Cooper è stato il precursore dello shock rock, seguito a ruota negli anni successivi da artisti dal calibro di Marylin Manson, King Diamond, Motley Crue, ma è anche importante sottolineare che nonostante la sua personalità apparentemente deviata e contorta, nella vita reale è una persona normale, la sua famiglia molto religiosa lo ha sempre appoggiato difendendolo dalle accuse di satanismo nei suoi confronti, si è anche sempre dichiarato seguace della religione cristiana e si ritiene parte della lista degli artisti cristiani.

Cooper grazie alla sua esplosività creativa è inoltre stato ammirato da molti artisti anche al di fuori della cerchia musicale, è infatti anche stato soggetto di un'opera d'arte olografica del famoso pittore spagnolo Salvador Dalì (in esposizione a Milano presso Palazzo Reale dal Settembre 2010 a Gennaio 2011) in esposizione al museo dedicato a quest' ultimo a Figueres. Dalì fu estasiato dalla vena surrealista del cantante, gli donò come apprezzamento per questo suo stile un microfono a forma di scultura che riproduceva le fattezze della Venere di Milo.

venerdì, luglio 23, 2010

La chicca del giorno


Ieri parlando dell' evento milanese "It's Not Only Rock'n'Roll, Baby!"abbiamo descritto una Patti Smith intimamente fotografa ed esistenziale, che con le sue opere artisctiche regala un viaggio nei suoi oggetti e luoghi che le ispirano la vita creativa.

Mercoledì scorso ho acquistato "Just Kids", la storia vera di Patti Smith e della relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe, che la cantautrice simbolo di una generazione ha messo nero su bianco in questo libro del quale stasera vi darò qualche cenno.

Era la New York del 1970, un ragazzo ed una ragazza s'incontrano per non lasciarsi più. Hanno 20 anni, zero soldi e nemmeno una casa, ma tanti sogni. Insieme vivono una storia romantica fino a quando lui scopre di essere gay.
Ma anche se non sono più fidanzati, il loro rapporto non perde romanticismo e tenerezza, diventano molto più che amici, anime inseparabili fino a quando lui muore di AIDS nel 1989.

"Patti Smith sa guardarsi indietro e lo fa senza risparmiarsi, con la placata esuberanza dell'artista che ha raggiunto le vette del successo e della sua arte e con la passione disincantata di chi attraverso la fama ha imparato a conoscere luci e abissi.
La sacerdotessa del rock ripercorre i sentieri che dall'infanzia a Chicago la portano a New York. Qui incontra Robert Mapplethorpe, fotografo estremo che con lei intreccia un cammino di arte, di devozione e di iniziazione.
Insieme scoprono che rock, politica e sesso sono gli ingredienti essenziali della rivoluzione a venire. Il vero collante tra Patti e Robert è l'amicizia. Un'amicizia rara, pura, preziosa. Un patto esplicito di reciproco sostegno, fondato sulla condivisione di sogni, di visioni, di idee. Di arte.

Just Kids è la confessione di una delle più grandi protagoniste del rock americano, di un'originale poetessa, di una musa, di una donna che ha saputo vivere ai margini delle convenzioni."

giovedì, luglio 22, 2010

L'evento dell'estate


I dipinti fatti col sangue di Pete Doherty, i collage poetici di Antony, le creature fluorescenti di Andy, le polaroid intime di Patty Smith....sesso, droga, rock'n'roll e pure arte. Alla Triennale Bovisa dal 24 giugno al 26 settembre è infatti di scena una rassegna artistica, protagonisti dodici musicisti, a loro modo icone della scena rock internazionale, che amano sperimentare le vie delle arti visive come una componente forte, e per nulla secondaria o amatoriale, della loro carriera creativa.

A scortare questo piccolo grande esercito di musicisti sono Jérome Sans e Audrey Mascina, si passa dai Fischerspooner che hanno teso i "limiti dell'arte e della musica per fornire puro ed imperturbabile divertimento" a Bianca Casady del duo CocoRosie, che firma disegni, pitture e installazioni sulla scia dei ricordi e suggestioni d'infanzia.

Presente Alan Vega dei Suicide, nato come pittore ancor prima di diventare un musicista, Devendra Banhart, principe della psych-folk, che rappresenta la reincarnazione genuina dei valori hippy, firma acquerelli e lavori su carta, Antony & The Johnsons, famoso per la voce carismatica, incrocio tra Nina Simone e Bryan Ferry, effettua collage di tessuti, stampe e immagini, assemblaggi di pezzi di carta strappati o cuciti.

Si passa dai The Kills, Alison Mosshart e Jamie Hince, guru del rock genuino e energico, raccontano la loro vita attraverso istantanee, disegni, video e schizzi; per poi passare da Pete Doherty, leader dei Babyshambles, emblema degli eccessi e del carisma, nel suo universo popolato di rock, punk, ska e jazz, fluttua anche una vena artistica tradotta nei famigerati disegni di sangue, fatti con il suo stesso sangue; per finire poi con il capolavoro Patti Smith, fotografa intima ed esistenziale, che regala un viaggo nei suoi oggetti e luoghi che le ispirano la vita creativa.


It's Not Only Rock'n'Roll, Baby!
dal 24 giugno al 26 settembre 2010. Triennale Bovisa

mercoledì, luglio 21, 2010

Buon Compleanno


Era il 21 luiglio 1967 quando a Londra nacque Steven Georgiou, in arte Cat Stevens, l'artista entra nel mondo del folk nel 1966 nutrendo interesse per la musica popolare greca (i suoi genitori erano greco-svedesi), le sue prime canzoni sono infatti influenzate dalle sue origini senza però dimenticare le contaminazioni inglesi ed americane.

Il primo album "Matthew and Son" procura a Cat Stevens una notevole pubblicità grazie anche a due brani portati al successo da altri artisti: "The First Cut is the Deepest" e "Here Comes my Baby". La carriera è all'apice, il cantautore effettua addirittura una serie di tour inglesi con artisti dal nome altisonante quali Jimi Hendrix e Engelbert Humperdinck. Tuttavia nel '67 Stevens subisce una crisi spirituale, è stanco di fare la pop-star, disilluso dalle false promesse ed inoltre colpito da una grave forma di tubercolosi si allontana dalle scene per almeno due anni.

Durante questo periodo di riposo forzato la sua creatività rimane sempre accesa, scrive infatti parecchie canzoni ma questa volta con taglio decisamente più impegnato, la formula funziona e infatti tornato sulla cresta dell'onda nei primi anni '70 sbanca con celebri brani quali "Lady D'Arbanville", "Tea for Tillermann" e soprattutto con "Father and Son", canzone strappacuore sul rapporto fra la vecchia e la nuova generazione.

Con il tempo il repertorio di Stevens si fa ancora più ricercato, viene quindi criticato per non avere più la sua vena originale, e questa involuzione costrinse l'artista ad allontanarsi dal giro rock, si spostò addirittura in Brasile dove tenne rarissimi concerti e dove devolse buona parte dei suoi guadagni all' Unesco.

Nel 1979 Cat Stevens si convertì alla religione musulmana e si spogliò di ogni bene, si ribattezzò Yosef Islam e di lui si sono perse le tracce, tranne qualche fugace apparizione.

martedì, luglio 20, 2010

Buon Compleanno


Dedichiamo il post odierno ad uno dei chitarristi grunge più significativi degli ultimi 20 anni della storia del rock moderno, Stone Carpenter Gossard, nato a Seattle il 20 luglio di 44 anni fa e diventato famoso come coofondatore della band Pearl Jam.
Il primo importante gruppo di Gossard sono stati i Green River, nei quali militavano anche Mark Arm alla voce e chitarra, Jeff Ament al basso e Alex Vincent alla batteria. Con i lavori prodotti con i Green River Gossard contribuì a definire le coordinate del nascente genere grunge.
Nel frattempo Andrew e Kevin Wood fondarono i Malfunkshun, con i quali Andrew conquistò una reputazione come cantante passionale, un gruppo che testimonia la passione per l'hard rock più glam stile Kiss.
Lasciati i Green River Stone Gossard e Jeff Ament si unirono ad Andrew Wood, con i quali diedero vita ai Mother Love Bone.
Il loro primo album Shine ebbe delle fondamenta prettamente blues, mentre l'album successivo, Apple, sottolineò delle sonorità più vicine all'Heavy Metal, caratterizzato da buone melodie, dai vocalizzi sguaiati alla Tyler di Wood e dei riff sporchi ed epidermici di Bruce Fairweather e Gossard, l'album riassume ballate hardrock da manuale come Stardog Champion a brani popblues come This is Shangrila. Nell' insieme è dunque una delle opere più compatte, armoniose e suggestive della storia dell'hard rock.
Nel 1990 purtoppo Wood morì a causa di un'overdose di eroina e così Gossard e Ament decisero di proseguire insieme la propria carriera musicale formando uno dei gruppi che maggiormente hanno influenzato il modo di intendere il rock a livello mondiale: i Pearl Jam.

sabato, luglio 17, 2010

La chicca del giorno - sabato


I Fratelli, Justin Hawkins e Daniel Hawkins si trovano a Londra quando si imbattono nei loro amici d'infanzia, Frankie Poullain e Ed Graham così nascono i Darkness. Nel 2003 Il loro album di debutto, Permission to Land, ha raggiunto la prima posizione delle classifiche ed ha venduto, solo nel Regno Unito, più di un milione e mezzo di dischi
Il trionfo dell'album dà il via a dei tour interminabili, che comprendono tra l'altro la partecipazione ai Carling Festival del 2004. Hanno vinto tre Brit Award nel 2004 come Miglior gruppo, Miglior gruppo rock e Miglior album.
La fine del 2005 vede arrivare la tanto attesa pubblicazione del secondo album, dal titolo One Way Ticket to Hell...And Back.Una curiosità: nell'Ottobre 2005 (oltre un mese prima della pubblicazione ufficiale dell'album), Hawkins vince un'asta su eBay, aggiudicandosi una copia di One Way Ticket to Hell...And Back per la somma di 350 sterline col nickname di 'turbogunhawk'. Lo ha fatto al fine di scoprire chi fosse stato a trafugare clandestinamente i supporti digitali originali e per impedire che la cosa potesse verificarsi nuovamente .L'11 ottobre 2006 Justin Hawkins lascia con molto scalpore il gruppo da lui fondato pochi anni prima e di cui era leader. Di mattina ha annunciato il suo ritiro a causa della cocaina, che negli ultimi anni gli ha fatto spendere 220.000€.

venerdì, luglio 16, 2010

La chicca del giorno - venerdì


Gli Héroes Del Silencio sono un gruppo rock spagnolo, formatosi a Saragozza nel 1984 e scoperti da Gustavo Montesano. Il gruppo si è sciolto nell'ottobre del 1996 per poi riunirsi nel 2007, in occasione di un tour commemorativo che si è concluso il 27 ottobre dello stesso anno, a Valencia.
Subito dopo lo scioglimento degli Héroes Del Silencio, il cantante Enrique Bunbury intraprende una carriera solista nella quale smussa via via tutti gli spigoli rock, approdando a una sorta di etnofolk cantautorale molto apprezzato soprattutto in Spagna e nel Centro America (e praticamente snobbato, invece, nel resto d'Europa). Il gruppo che ha accompagnato Enrique sin dagli inizi della sua carriera è l'Huracán Ambulante, il quale ha raggiunto la formazione definitiva nel 2000 durante il tour di Pequeño. L'Huracán Ambulante si è sciolto nell'agosto del 2005.
Juan Valdivia ha pubblicato il suo album Trigonometralla nel 2001, nel quale suona anche il pianoforte, e al quale ha partecipato anche suo fratello Gonzalo.

giovedì, luglio 15, 2010

La chicca del giorno - giovedì


Quando si dice che anche l'occhio vuole la sua parte di solito si pensa a come un performer si veste, alle luci, magari a qualche effetto speciale durante lo show. I performer migliori però sono quelli che non lasciano nulla al caso, ogni dettaglio sulla scena può essere utilizzato per fare spettacolo.
E allora anche l'asta microfonica vuole la sua parte, sembrano dire quelli di Ultimate, proponendo la loro nuova serie di aste per microfono customizzate dal design estremamente glamour. Diciamoci la verità, qualunque cantante che si rispetti possiede un ego che richiede di essere soddisfatto continuamente da novità e piccole gratificazioni.
Ci sono i modelli in stile street comic, hip hop, spider web, romantico, metal e chi più ne ha più ne metta. Da Freddie Mercury a Jonathan Davis dei Korn fino alla pop star Shakira, tutti hanno avuto le loro aste custom.

La chicca del giorno - mercoledì



Michael Henry McBrain
Fatto molto insolito per un batterista Heavy Metal, Nicko McBrain non fa uso di doppia cassa, in quanto ne considera l'utilizzo "troppo complicato". In compenso, il batterista ha sviluppato una tecnica velocissima su una cassa singola, che gli consente di seguire le celebri "galoppate" di Steve Harris senza alcun problema, abilità più unica che rara nell'heavy metal. Il primo (ed unico) brano registrato da McBrain con la doppia cassa fu Face In The Sand, apparsa sull'album Dance of Death del 2003, in merito alla quale lo stesso McBrain annunciò che, essendo una delle cose più difficili che gli fosse mai capitato di suonare, il pezzo non sarebbe stato riproposto in sede live. Sempre in Dance of Death, Nicko McBrain ha partecipato per la prima volta in oltre 20 anni di permanenza nella band alla stesura di una canzone: New Frontier.
Un vero Rocker:
Episodio avvenuto nel 2003 Rockstar:
Michael “Nicko” McBrain, il batterista degli Iron Maiden, è stato arrestato poco prima della quinta data del nuovo tour statunitense, il “Give me Ed…’til I’m dead”, del suo gruppo. Il 51enne musicista, a bordo della sua Jaguar, si stava dirigendo verso la zona VIP del Jones Beach Theater di Wantagh, New York, dove era in programma un concerto della band. La sua auto è stata bloccata da un addetto, Mark Robinson, il quale gli ha chiesto un documento per poter accedere alla zona esclusiva. Le versioni a questo punto non sono chiarissime, ma pare che i fatti si siano svolti in questo modo. L’addetto, non riuscendo a leggere bene il documento, ha chiesto a Nicko di vederlo nuovamente. Il batterista, spazientito, gli avrebbe allora detto di togliersi dai piedi od altrimenti l’avrebbe investito. Il parcheggiatore non si è mosso ed il musicista, col muso dell’auto, l’ha colpito leggermente alle gambe. L’addetto però non si è fatto da parte, e Nicko gli ha nuovamente detto di spostarsi. Al suo rifiuto, il rocker ha dato un po’ più gas ed ha fatto ruzzolare Robinson sul cofano del veicolo. Il parcheggiatore si è fatto trasportare in ospedale per un controllo. McBrain è stato arrestato pochi minuti dopo e rilasciato in attesa di processo. La prima udienza si svolgerà il prossimo 16 settembre presso la prima corte di Nassau County, Hempstead, New York. Qualora riconosciuto colpevole, il membro degli Iron Maiden rischia un anno di reclusione. Come spesso accade in casi simili, un accordo extragiudiziale ($oldi) tra le due parti ha evitato la reclusione.

martedì, luglio 13, 2010

La chicca del giorno - martedì


I KORN
La violenza psicotica che ha cambiato i connotati del rock moderno.La rivoluzione chiamata Korn inizia la sua opera demolitrice a Bakersfield, in un lurido paesino californiano vicino alla Death Valley. Tutta la frustrazione di James 'Munky' Shaffer, di Brian 'Head' Welch, di Reginald 'Fieldy Snuts' Arvizu e di David Silveria si riversa negli strumenti musicali del loro gruppo, i LAPD.Quando i quattro convincono Jonathan Davis, uno studente di medicina legale, a fare da cantante, i neonati Korn trovano il loro genio nero: il rock post-grunge sta per cambiare. Per sempre.esce nel 1994 il loro primo album, l'omonimo "Korn": Inizia a questo punto un'intensissima attività live di supportoo a mostri sacri del metal come Megadeth, Marilyn Manson e Ozzy Osbourne, ed è proprio on the road che i Korn costruiscono e consolidano il loro strepitoso successo..Una curiosità: l'asta del microfono di Davis, dotata di testa e seni e ribattezzata 'Majesty's Voice', è opera del visionario artista svizzero HR Giger (quello che ha progettato il mostro di "Alien").

venerdì, luglio 09, 2010

La settimana delle canzoni che hanno cambiato la storia - One


One è una canzone degli U2, uscita come singolo nel marzo 1992, estratto dall'album Achtung Baby pubblicato nel novembre 1991.

Un lungo dibattito accompagnò le diverse interpretazioni del termine One, che dà il titolo alla canzone. I tre videoclip che furono girati per promuovere il singolo apportano ciascuno un nuovo significato alla parola. Il primo, girato a Berlino da Anton Corbijn, vede Bono confessare a suo padre che è stato affetto dal virus HIV: One sarebbe dunque un figlio gay. La seconda versione propone un panorama di fiori rigogliosi e bufali, su cui campeggia un pioggia di carte con scritto sopra la parola One in diverse lingue. Da notare che la foto di copertina ritrae un'opera di David Wojnarowicz, noto pittore omosessuale statunitense, e che gli stessi bufali provengono da una sua opera. Il terzo video mostra Bono seduto in un bar, mentre beve birra e fuma un sigaro. Le angolazioni con cui fu ripreso, aggiunte alla luce soffusa, diedero adito alle critiche che videro nel video un'affinità con la pubblicità della Heineken.
La versione più ovvia vede nel testo semplicemente una difficile relazione amorosa: due persone che non riescono a mantenere stabile il rapporto per continui litigi e ferite reciproche. Un'intervista a The Edge su Q Magazine sembra avvalorare questa tesi: il chitarrista si sentiva spesso dire che la canzone veniva suonata ai matrimoni e rispondeva stupito:"ma avete ascoltato il testo? Non è quel genere di canzone". Alcune interpretazioni vedono in One l'unicità in senso spirituale, altri tendono ad associare il testo alla riunificazione tedesca, visto il periodo speso dalla band in Germania.
Ciò nonostante, l'interpretazione più popolare è la versione che considera il testo parlare in verità della vita passata assieme al padre da Bono, dopo che questi perse la madre all'età di quattordici anni.

La settimana delle canzoni che hanno cambiato la storia - Imagine


Imagine è il brano musicale più celebre tra quelli scritti da John Lennon durante la sua carriera solista dopo lo scioglimento dei Beatles. La canzone fu prodotta da Phil Spector e pubblicata prima sull'album Imagine e successivamente come singolo (11 ottobre 1971) assieme a It's So Hard.
Imagine viene spesso citata come uno dei brani musicali più belli della storia della musica pop; tanto che l'ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ha dichiarato che in molti paesi del mondo Imagine gode dello stesso rispetto che viene riservato agli inni nazionali.
Il testo del brano viene solitamente letto in chiave pacifista, ma lo stesso Lennon ammise che i contenuti del testo di Imagine la avvicinano più al Manifesto del partito comunista che a un inno alla pace. Lennon affermò che il brano era "anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, e viene accettato solo perché è coperto di zucchero".
Yoko Ono disse che il messaggio di Imagine si poteva sintetizzare dicendo che "siamo tutti un solo mondo, un solo paese, un solo popolo".
Per celebrare la scomparsa di John Lennon avvenuta il giorno prima, il 9 dicembre, i Queen suonarono una versione di Imagine a Londra (The game Tour).

mercoledì, luglio 07, 2010

La settimana delle canzoni che hanno cambiato la storia - Smells like teen spirit


Smells Like Teen Spirit è uno dei brani più conosciuti del gruppo grunge dei Nirvana, che li ha portati alla ribalta del grande pubblico. Venne estratto come primo singolo del secondo album della band, Nevermind, uscito nel 1991 con l'etichetta Geffen.
Il testo della canzone è stato scritto come tutti i brani da Kurt Cobain, voce e chitarra della band. Con la frase «here we are now, entertain us» Cobain cita se stesso, questa frase infatti è la stessa da lui pronunciata a ogni arrivo ad una festa.

Kurt trasse ispirazione per il titolo della canzone da una scritta che Kathleen Hanna delle Bikini Kill tracciò sul muro di casa sua: Kurt smells like teen spirit (Kurt profuma di Teen Spirit). La frase ricalcava un profumo per adolescenti molto in voga all'epoca, il "Teen Spirit", e Kathleen voleva ridicolizzare Kurt rinfacciandogli di non essere ancora un uomo, ma solo un ragazzino. Kurt, che ignorava l'esistenza del deodorante, lo lesse invece come un apprezzamento, come se non fosse ancora soggiogato dagli schemi degli adulti, e quindi che profumasse ancora di spirito adolescenziale. La canzone, una delle ultime composte dal cantante per l'album Nevermind, ben manifestava questa irruente ma acerba passione, e fu così che Kurt decise di riprendere quella frase. Solo un paio d'anni dopo scoprì l'esistenza di quel deodorante. Nel testo della canzone, Cobain ripete la parola hello (in inglese, ciao) ben 45 volte.

Buon Compleanno Ringo


Oggi, 7 Luglio, spegne 70 candeline uno dei più famosi batteristi del mondo, Ringo Starr.

Ringo Starr, pseudonimo di Richard Starkey è nato a Liverpool, e nella sua carriera è stato batterista, cantante e compositore. Dal 1962 al 1970 è stato il batterista e cantante (spesso d'accompagnamento e, più raramente, solista) dei Beatles, per i quali ha anche composto due canzoni (Don't Pass Me By e Octopus's Garden). Dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso una carriera individuale sia come musicista sia come attore cinematografico.

Il soprannome Ringo deriva dai numerosi anelli, rings in inglese, che portava all'inizio della sua carriera.

martedì, luglio 06, 2010

La settimana delle canzoni che hanno cambiato la storia - (I Can't get no) Satisfaction


(I Can't Get No) Satisfaction è un singolo dei Rolling Stones, scritto da Mick Jagger e Keith Richards e prodotto da Andrew Loog Oldham.

La canzone è stata pubblicata come singolo per la prima volta negli Stati Uniti nel giugno 1965, estratta dall'album dei Rolling Stones Out of Our Heads, pubblicato nel luglio dello stesso anno. In Europa la canzone fu inizialmente trasmessa solo da alcune emittenti pirata, perché quelle ufficiali ritenevano il testo del brano troppo sessualmente esplicito. Uscì ufficialmente soltanto ad agosto, ma non venne inserita in Out of Our Heads, dato che all'epoca non era consuetudine inserire negli album tracce pubblicate in precedenza.
Il testo del brano include accenni non espliciti ad attività sessuali, e si dichiara apertamente contro il commercialismo, cosa che fece percepire la canzone come un attacco allo status quo.
Il riff di chitarra del brano è uno dei più celebri della storia del rock, insieme a quello di Smoke on the Water dei Deep Purple.

Moltissimi artisti hanno pubblicato una cover del brano e la versione soul-rythmn 'n' blues di Otis Redding è la versione che tutt'ora utilizzano gli stessi Rolling Stones nell'interpretarla dal vivo.

lunedì, luglio 05, 2010

La settimana delle canzoni che hanno cambiato la storia - Like a Rolling Stone


Like a Rolling Stone è una canzone di Bob Dylan, all'anagrafe Robert Allen Zimmerman, del 1965 ed è inserita nell'album Highway 61 Revisited.

Fu registrata il 15 e 16 giugno dello stesso anno negli studi di Tom Wilson e fu pubblicata su un 45 giri il 20 luglio con la collaborazione della sua band, formata da Mike Bloomfield (chitarra), Al Kooper (organo), Paul Griffin (piano), Russ Savakus (basso) e Bobby Gregg. Sebbene il brano fosse molto lungo fu il più grande successo di Bob Dylan, visto che rimase per ben tre mesi nelle classifiche americane, battuto in seguito solo da Help! dei Beatles.
Il brano, ben presto divenuto una pietra miliare nella musica, rappresenta per Dylan il punto di svolta della sua vita oltre che della sua carriera: il musicista americano coniuga infatti in quest'opera sonorità folk e rock. Il connubio fra questi due generi musicali è la strada che Dylan sceglie per esprimersi in una nuova forma ed il risultato è un componimento di quasi venti pagine, da cui poi elaborerà quei sei minuti di "Like a Rolling Stone" che lasceranno un indelebile segno nella storia della musica.

Like a Rolling Stone" è un intenso e continuo susseguirsi di sensazioni ed invettive, una provocazione verso quella "miss solitudine" protagonista della canzone e caduta in disgrazia dopo aver vissuto nel benessere e nella ricchezza, una "miss solitudine" di cui la pietra che rotola è un chiaro emblema, un' immagine tra l'altro già utilizzata in passato sulla scena del blues e del folk; di più, è la liberazione del poeta Dylan, che abbandona il suo stato di idolo della folla e compie il tradimento, lasciando da parte quell'immagine di profeta in cui si era ritrovato rinchiuso senza volerlo, per sentirsi invece libero di seguire la propria strada, per poter essere del tutto sincero con se stesso. Ciò che in definitiva emerge dall'opera sono le capacità di comunicazione di Dylan, che rende il pubblico capace di immedesimarsi totalmente nel cantante americano e di sentire la passione, la rabbia con la quale egli stesso ha scritto il testo.

sabato, luglio 03, 2010

E' ancora vivo McCartney? 6° Puntata


Nella macabra teoria del PID (Paul is Dead), anche l'album Abbey Road occupa un ruolo importante, infatti da come si può notare nella foto della copertina postata, pare che l'attraversamento pedonale simboleggi una cerimonia funebre nella quale John officia la messa, Ringo porta la bara, George scava la fossa e Paul interpreta il defunto, è l'unico a camminare scalzo, quasi a indicare l'usanza di seppellire i morti senza scarpe, ha un passo diverso dagli altri e, benchè notoriamente mancino, ha la sigaretta nella mano destra.

Se si osserva meglio si può notare addirittura in lontananza un'automobile che pare essere appena passata dal punto in cui si trova Paul. La targa del maggiolino bianco e LMW28IF, traducibile in Linda McCartney Widowed e 28 IF, avrebbe 28 anni se fosse vivo; inoltre da un controllo della targa, l'auto della Polizia parcheggiata sul lato destro di Abbey Road risultò essere stata impiegata in un incidente stradale nel 1966.

I quattro Beatles non hanno mai ammesso di aver seminato tracce esoteriche nei propri dischi e hanno sempre mostrato scetticismo anche di fronte alle circostanze più lampanti.
Solo recentemente Paul McCartney, ormai cinquantenne, ha voluto dire la sua, nel 1993 infatti è uscito un suo disco dal vivo intitolato "Paul is Live", cioè Paul è vivo. Sulla copertina ancora il celebre attraversamento pedonale di Abbey Road a Londra, ma questa volta sono presenti solo Paul ed un cane e sempre sulla sinistra, lo stesso maggiolone bianco ma con una targa differente:

51IS, cioè ha 51 anni......

giovedì, luglio 01, 2010

L'evento del giorno


10 giugno 2010, in un Palasharp di Milano stracolmo Slash riprende in mano il suo passato e mescola fucili, pistole e fosse dei serpenti agli estratti dal nuovo lavoro in un eccellente greatest hits che manda in delirio un pubblico sovraeccitato, sfoderando un'adrenalinica performance sulle sue Les Paul fortificato da un grandissimo Myles Kennedy in possesso di un'impressionante estensione vocale.

Slash, grande chitarrista, amato in tutto il mondo per il suo gusto unico, per il modo in cui abbraccia le sue Gibson, per le sue armonie inconfondibili, si è presentato a Milano con pezzi storici da brivido come "Nightrain", "Civil War" e "Rochet Queen" dei Guns, "Fall to Pieces" dei Velvet Revolver e "Beggars and Hangers-on" degli Snakepit. Onora poi noi italiani con una storica versione del tema de "Il Padrino" prima di far esplodere il Palasharp con l'intramontabile "Sweet Child o'Mine" colorita da un'inaspettata aggressione sul palco di un fans un po' troppo estroso, il tutto risolto dall'intervento di una guardia del corpo che placca lo scellerato fan tirandolo giu dal palco con Slash che atterra su un monitor rompendo una meccanica della sua Gibson e che da prova di grande professionalità sostituendo la chitarra e continuando come nulla fosse.

Tra i bis "Communication Breakdown" dei Led Zeppelin e chiusura del concerto con "Paradise City", attendiamo settembre per vedere alla prova la mitica voce dei Guns n' Roses Axl Rose.