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sabato, giugno 16, 2018

L'agghiacciante fenomeno YOUNG SIGNORINO


Quando approccio un genere musicale o un nuovo artista cerco sempre di valutarlo, secondo i miei parametri, in maniera imparziale....cercando di capire del perché sta facendo successo e perché piace alla gente. In alcuni casi ci sono delle qualità nell'ambito musicale a discapito del testo, in altre la scrittura è più efficace della capacità musicale....in ogni caso, alcune volte di più e in altre di meno, ho trovato quasi sempre una qualità che ne giustificasse il successo. Ecco tutto questo è stato spazzato via quando ho tentato di capire il "fenomeno" Young Signorino.

Diamo giusto prima due o tre numeri che ci aiutino nel capire meglio la questione: Questo ragazzino con un solo "brano" dal titolo "Mmh ha ha ha" ha totalizzato circa 17.000.000, si avete capito bene dicassettemilioni, di visualizzazioni su youtube e con altri due ha totalizzato circa 6 milioni di visualizzazioni ciascuno...per avere un ordine di grandezza è il doppio degli abitanti di New York.

Ora di fronte a questi numeri ci si deve per forza interrogare sul perché, e quindi per prima cosa sono andato ad ascoltare i brani per capire se c'era qualche qualità artistica.....zero assoluto; questo tipo non ha doti canore...non suona nessuno strumento...non scrive i testi perché testi non ce ne sono e quindi non c'è il minimo appiglio a cui aggrapparsi. Quindi bisogna per forza analizzare la cosa da un altro lato e cioè quello del fenomeno studiato a tavolino...e qui vengono i dolori.

Se io mi svegliassi la mattina e pensassi di lanciare un fenomeno levando la qualsivoglia caratteristica che un artista musicale deve avere mi prenderebbero tutti per scemo, sarebbe più credibile che mi candidassi come nuovo attaccante dell'inter, e chi conosce le mie "doti" calcistiche sa che è quanto di più fantasioso ci possa essere; e allora dove sta il problema...purtroppo il problema siamo noi.

Facendo una tara e togliendo 5.000.000 di visualizzazioni date dalla curiosità rimane comunque un grosso numero di utenti che segue questa persona e chi ha studiato la cosa a tavolino ha colto questo tipo di "disagio" e cioè che molti non sentono più il bisogno di ascoltare musica..ma usano un rumore come colonna sonora della giornata per svariate ragioni; e credetemi questa cosa è per me assurda.

Poi è chiaro che devi condire il tutto con altre chicche; nelle interviste lui sostiene di essere il figlio di Satana, e lo afferma convinto, la sua faccia tatuata è paragonabile a un foglio di appunti di un bambino delle elementari ecc. ecc. ma rimane comunque preoccupante che un prodotto del genere abbia successo.

Sono sicuro, o più che altro lo spero, che sia solo un fuoco di paglia e tra poco tempo non sentiremo più parlare di lui ma rimane in ogni caso un esperimento riuscito e di successo per chi l'ha pensato e uno schiaffo alla nostra cultura e intelligenza per chi l'ha subito. Mi va bene che ascoltiate di tutto, dal liscio al folk bavarese passando per il neo melodico napoletano....l'importante è che non perdiate mai di vista il fatto che per fare musica bisogna emettere delle note in sequenza, con regole ben precise...tutto il resto è niente.

IL DOGUI

sabato, maggio 05, 2018

Auto-Tune: doping musicale o nuova forma di espressione?

L'Auto-Tune è un software proprietario creato da Antares Tecnologies nel 1997 per la manipolazione dell'audio; in pratica permette di modificare l'intonazione e mascherare piccoli errori e imperfezioni della voce, anche se molto spesso negli ultimi tempi va di moda spacciarlo per creare effetti di distorsione della voce.

Infatti questo strumento è sulla "bocca" di tutti grazie, o per colpa, del largo utilizzo che ne fanno gli artisti della musica "Trap". In realtà come spesso accade questo nuovo sottogenere dell'hip hop ha delle origini che nascono dal disagio, dalla povertà e dalla droga; infatti le cosiddette "trap house" sono delle case abbandonate nei sobborghi americani che vengono usate per lo spaccio di droga. Quando però il populismo prende il sopravvento ecco che qualsiasi persona che voglia fare musica senza avere nessuna base tecnica spiattella delle frasi a caso, molto spesso ripetitive, con testi che di cupo e disagio non hanno proprio niente: soldi, belle donne, beni materiali sono il "leitmotiv" dei nuovi "artisti trap" contemporanei.

Il concerto del 1° Maggio dello scorso weekend è stata la vetrina ideale per "trappare" alla grande mandando a quel paese, tra una canzone e l'altra, qualsiasi politico e/o persona influente del nostro paese, con la benedizione della folla.

Tornando all'Auto-Tune, io lo trovo uno strumento utile laddove se ne faccia uso e non abuso. Mi è capitato spesso nelle sale di registrazione che si correggessero alcune note calanti o piccoli errori che evitano di registrare nuovamente la traccia e molto spesso fanno risparmiare un sacco di tempo. Ci può stare infatti che un qualsiasi cantante, benché bravo, prenda una nota non giusta al 100% o cali in un acuto difficoltoso; ecco in questi casi la correzione elettronica è un grosso aiuto.

Quando però l'Auto-Tune viene utilizzato per tutta la performance e soprattutto in situazioni live ecco che entriamo, secondo me, nel "doping" musicale. Qualsiasi aiuto deve essere usato in situazioni dove alla base c'è una tecnica vocale; non si deve utilizzare questo strumento come una via preferenziale per non studiare canto o per mascherare un talento che non c'è. Altrimenti si rischia che la musica diventi alla portata di tutti...senza sforzo e questo sarebbe un vero delitto.

Anche io, con la mia orchestra, ho partecipato ad un concerto del 1° Maggio in un quartiere di Milano; tra gli artisti in programmazione c'era anche Laura Fedele. Per chi non la conoscesse Laura è una cantante Jazz/blues abbastanza nota nel panorama musicale italiano. Tra le sue varie attività è stata anche docente di canto jazz al Conservatorio di Milano. Assistendo alla sua esibizione si rimane sbalorditi dalla sua tecnica vocale e dalla perfezione di intonazione che derivano da lunghi anni di studio, allenamento e sudore; credetemi che in questo caso se ci fosse stato sotto l'auto-tune non avrebbe avuto nessuna chance di intervenire in qualche correzione. E se vogliamo proprio dirla tutta laddove c'è una tecnica e talento del genere qualche difetto di intonazione non fa che rendere l'artista umano e ancora più emozionale.

Se trasferissimo il concetto su qualsiasi strumento voi apprezzereste un chitarrista che grazie ad un software non usasse la mano sinistra per fare accordi o note? un  batterista che non usasse i piedi perchè ha una base  elettronica che gli replica la cassa e il charleston? penso proprio di no. E se la risposta è si mi spiace per voi.

IL DOGUI