venerdì, luglio 10, 2020

Identità musicale: John Bonham - Led Zeppelin


Ritorna finalmente una delle rubriche che i lettori del nostro blog hanno amato di più: Identità Musicale, cioè quei grandi musicisti che hanno lasciato una vera impronta nel mondo della musica rock.

Per ripartire alla grande abbiamo scelto un musicista che nonostante abbia lasciato il mondo terreno a soli 32 anni è ancora oggi uno dei punti di riferimento di tutti i batteristi rock: John Bonham.

Per darvi un'idea di quanto la sua figura fosse importante vi basti pensare che alla sua morte i Led Zeppelin, che a quel tempo dominavano la scena musicale in tutto il mondo, decisero di sciogliersi con questo comunicato:

“Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico e il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere – in piena armonia tra noi ed il nostro manager – che non possiamo più continuare così come eravamo”.

John Bonham nacque il 31 Maggio del 1948 nella cittadina inglese di Redditch nel Worchestershire, e già fin da piccolo nutrì una passione per tutto quello che era percussione; una frase tratta dalla sua biografia scritta dal fratello minore Mick Bonham descrive esattamente l'infanzia percussiva di John:

“Durante i primi anni mi accorsi che John aveva la passione di percuotere gli oggetti: barattoli di biscotti, scatole di dolcetti, qualsiasi cosa producesse un suono. Per me quello fu un periodo particolarmente stressante, perché scoprii che anch’io facevo parte della finta batteria di John. Ma fu quello l’inizio della sua grande carriera”

Per evitare che la sua prima batteria diventasse effettivamente il fratello all'età di 10 anni la madre di Bonham gli regalò il suo primo rullante e successivamente il padre gli regalò un Drum kit della Premier. La cosa curiosa è che Bonham nella sua vita non prese mai nessuna lezione di batteria ma si limitò a chiedere consigli ai vari batteristi della sua città.

Durante il periodo scolastico Jonh formò vari gruppetti locali ma gli inizi non furono facili. Il suo modo di suonare veniva ritenuto troppo rumoroso tanto che i locali della zona vietarono le esibizioni di qualsiasi gruppo che avesse Bonham alla batteria.

Ma John non si scoraggiò tanta era la sua travolgente passione per le percussioni e per la maniacale idea di sound che andava ricercando; continuò lo studio autodidatta della batteria per ore e ore al giorno  tanto da trascurare i doveri famigliari visto che la sua giovane ragazza del tempo, Pat Phillips, era incinta. Pat continuò a chiedere invano a John una sicurezza economica e un lavoro stabile che permettesse alla loro nuova famiglia di cominciare una vita insieme, ma questi non erano i piani di John.

Così nel 1968, insieme all'amico Robert Plant, conosciuto tramite collaborazioni in band precedenti, formarono i Led Zeppelin. Nell'ottobre dello stesso anno si chiusero in sala di registrazione e registrarono il loro primo album dal titolo omonimo. Solo 13 ore per un album che permise a John & Co. di cominciare la loro scalata verso il successo mondiale.

Personaggio bizzarro, Bonham trascorse tutti gli anni settanta vivendo di eccessi. All'inizio della carriera, John era talmente mansueto da venire soprannominato "Bonzo" come il cane di un cartone animato; il lavoro con gli Zeppelin lo costrinse a vivere lontano dalla famiglia, che amava profondamente, e questo provocò in lui un vero shock, perché da ragazzo della campagna inglese quale era, si ritrovò a essere una superstar acclamata da milioni di persone, perennemente in viaggio lontano da casa. Il colpo più duro per lui fu quando i Led Zeppelin decisero di trasferirsi come base negli Stati Uniti; accentuò profondamente la sua dipendenza agli alcolici tanto da provocargli repentini  e violenti cambi di umore e personalità, tanto da guadagnarsi il soprannome di "the Beast".

Aldilà però della sua vita di eccessi che lo portarono alla prematura morte, john registrò 9 album con i Led Zeppelin che sono considerati universalmente le basi su cui si fonda la batteria del rock e dell'Hard Rock. 

Ritmi mai banali, sempre ricercati ed originali sia tecnicamente che come gusto musicale, ed è soprattutto a lui che si deve l'enorme successo della band. 

Per questo motivo nel 2011, a seguito di un sondaggio condotto dai lettori di Rolling Stone Magazine, è stato insignito del titolo di "miglior batterista di tutti i tempi"collocandosi al primo posto della classifica "Best Drummers of all time".

Così Bonham raccontava in un'intervista il suo rapporto con la tecnica e la teoria, che è lo spirito delle vere Identità musicali:

«Agli inizi ero interessato alle partiture musicali ed ero abbastanza bravo e veloce nella lettura, ma quando cominciai a suonare con i gruppi feci l'enorme sbaglio di abbandonare lo studio. Credo che sia fantastico essere capaci di scrivere le proprie idee in forma musicale, ma credo anche che nella batteria il feeling sia molto più importante della mera tecnica: è fantastico suonare un triplo paradiddle… ma chi si accorge veramente che lo stai facendo? Se fai troppa attenzione alla tecnica, finisce che inizierai a suonare come ogni altro batterista. Credo che quello che conti veramente sia essere originale. Quando ascolto altri batteristi, mi piace poter dire "wow… carina questa cosa, non l'avevo mai sentita prima!". Credo che essere te stesso come batterista sia molto più importante che suonare come chiunque altro.»

Bohnam divenne anche innovativo anche nella sua continua ricerca del suono, dell'accordatura giusta, e nel tempo affiancò al suo Drum kit anche elementi percussivi come Bongo e congas, e timpani sinfonici. 

Alcuni ritmi usati nei brani dei Led Zeppelin sono ancora oggi la base di studio di molti batteristi; Celeberrimo è il ritmo della canzone Fool in the rain e il mitico assolo contenuto nel brano strumentale Moby Dick.

Addirittura gli altri componenti della band decisero che l'assolo doveva essere messo fisso ad ogni scaletta dei loro tour tale era la sua originalità e bellezza; un assolo non solo tecnico ma anche con diverse timbriche e armonicità che erano impensabili a quel tempo per uno strumento "sordo" come la batteria.

John venne trovato morto il 25 Settembre del 1980 in una stanza della villa di Jimmy Page a Windsor, utilizzata all'epoca per le prove. Era stato messo lì la sera prima dagli altri componenti per permettergli di smaltire l'ennesima sbornia presa durante una festa. E' pazzesco pensare che musicista sia diventato in così pochi anni di vita, e chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse ancora oggi vivo.

Fortunatamente la sua musica vivrà in eterno!!!

IL DOGUI

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