venerdì, luglio 03, 2020

The Beatles: il Mistero si infittisce




I nostri storici lettori sicuramente ricorderanno i post Dreamkoma di qualche anno fa dove abbiamo analizzato con attenzione tutti i messaggi occulti che una delle band più famosa al mondo (forse la più famosa) inseriva nelle foto delle copertine delgi album, nei titoli e nei testi delle loro canzoni.
Stiamo logicamente parlando dei Beatles, i 4 ragazzotti di Liverpool inseriti a pieno titolo nella storia musicale mondiale.
Il gruppo dei Fab Four è sempre stato accompagnato da un alone di mistero, forse voluto, forse no, forse qualche strategia di marketing, comunque al loro obiettivo sono riusciti ad arrivare senza troppe difficoltà. I famosi misteri che hanno da sempre stuzzicato le curiosità dei fan vanno dalla presunta morte di Paul McCartney annunciata da un DJ ai messaggi satanici comprensibili solo ascoltando al contrario il brano, alle simbologie occulte presenti nelle copertine degli album "Abbey Road" e "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band".
Oggi vogliamo invece soffermarci sul mistero più duraturo per i Beatlemaniaci; più che mistero oserei quasi dire un gioco di illusionismo degno del miglior David Copperfield... era il 1962 quando Brain Epstain, manager della band, acquistò per 161£ (pari quasi a 4.600$ odierni) due splendide Gibson acustiche J-160E, una della prime chitarre elettroacustiche prodotte dalla Gibson Guitar Corporation, ottenuta inserendo un pick-up singolo, un controllo di tono ed uno di volume in una chitarra acustica, ottenendo così un prodotto ben apprezzato da musicisti del livello di Barry Gibb, Elvis Costello, Steve Marriott e...George Harrison e John Lennon.
La Gibson venne utilizzata per la prima volta da Lennon ad Abbey Road durante l'incisione di "Love Me Do" e "P.S. I Love You" ed anche se Lennon la utilizzò per un periodo relativamente breve compose molti altri successi da tutti noi conosciuti fino al 1963 quando la suonò insieme ad Harrison durante la registrazione di una puntata di "Thank You Luchy Star".
Sempre nel 1963 alla fine del leggendario concerto di Natale al Finsbury Park Astoria Theater di Londra, la chitarra venne rubata...venne smarrita...venne dimenticata...quello che accadde in realtà non si è mai scoperto e non si è mai saputo, l'unica cosa certa è che il tecnico di allora, un certo Mal Evans, non dormì sonni tranquilli, definì infatti l'episodio della sparizione uno dei momenti più bassi della sua carriera (e come biasimarlo), oltretutto Lennon giocò molto su questo episodio continando a dire al povero malcapitato che avrebbe definitivamente perso il suo lavoro se non avesse ritrovato il prezioso strumento.

Il mistero si infittì quando la sei corde 4 anni più tardi riapparve come per incanto in un negozio di chitarre a San Diego e nessuno ricordò come ci arrivò. Non sapendo la storia e soprattutto la provenienza dello strumento, venne rivenduta ad un ragazzo per 175$ che prima la strimpella e successivamente la rivende allo stesso prezzo ad un amico che casualmente, durante una lezione di chitarra, vede sulla copertina della rivista "Guitar Aficionado" una foto del figlio di Harrison che imbraccia che cosa? La J160-E del padre, copia identica della sua. McCaw, questo  il nome del ragazzo fortunato, nota che il numero di serie della Gibson in copertina è molto simile al numero di serie della sua, insospettito contatta l'autore di "Beatles Gear Andy Babiuk" che autentica la chitarra come quella di proprietà di Lennon.
Il ragazzo stupito rilasciò poi una dichiarazione dove affermò che per lui quella chitarra era troppo, non aveva più il coraggio di tenerla in casa.
La Gibson J160-E appartenuta seppur per breve tempo a John Lennon è stata battuta all'asta nel 2015 durante le audizioni di Julien's Live a Beverly Hills superando tutte le stime, è stata infatti venduta alla cifra record di 2,41 milioni di dollari ad un compratore anonimo.
Mistero risolto? Non direi...la mia domanda è: perchè McCaw l'ha ceduta a cuor leggero? Solo per una forma inaspettata di rispetto? Se avremo delle novità in merito vi faremo sapere.
Rock and Roll.

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