lunedì, febbraio 28, 2011

Brian Jones e il J-27


Era il 28 febbraio del 1942 quando nasceva a Cheltenham, nella regione inglese del Gloucestershire, Lewis Brian Hopkin Jones, il grande chitarrista e cantante britannico.

Famoso per le sue doti di musicista poliedrico, per il suo look mod e per i suoi eccessi con alcool e droghe, Brian Jones è entrato nella leggenda del rock mondiale per due ragioni.
La prima perchè fu tra i fondatori dei Rolling Stones, la seconda perchè appartiene al famoso Club 27 anche detto J-27 (per via della ricorrente lettera J), quel gruppo di superstar del rock che sono morte alla giovane età di 27 anni: oltre a Brian Jones infatti fanno parte del gruppo Janis Joplin, Jim Morrison, Jimi Hendrix.

Morti diverse, accomunate tutte dall'alone di mistero che ne circonda le circostanze e dal vuoto che hanno lasciato nel mondo della musica rock.

Nella primavera del 1962 Ian Stewart e Mick Jagger assistettero ad una performance di Jones e gli proposero di entrare in prova nel loro gruppo. A loro si aggiunse anche Keith Richards e fu così che, pare proprio su proposta di Brian, che nacquero i Rolling Stones.

In quel periodo era lui il trascinatore, l'anima del gruppo dal punto di vista musicale, era lui infatti il polistrumentista eccezionale che arrangiava i brani della coppia Jagger-Richards, era lui l'ideatore delle melodie psichedeliche e della scelta di strumenti che sembravano fare a pugni con il rock come il clavicembalo, il flauto, il dulcimer il sitar. Ma Brian era anche l'anima estetica del gruppo, con i suoi ecessi, il suo stile di vita al limite, la sua continua trasgressione, la sua vita tutta sesso, droga e Rock&Roll.

Fu proprio questo suo stile di vita fu la causa dell'allontanamento dal gruppo degli altri 3 membri e purtroppo il 3 luglio 1969 Jones venne trovato immobile sul fondo della sua piscina nella sua casa a Hartfield, Inghilterra.

Nonostante il verdetto del medico legale, "Morte per Incidente", le circostanze della morte di Brian rimangono avvolte da un mistero che contribuisce tuttora a tenerne viva la leggenda, l'unica cosa certa è che quel maledetto 3 luglio il mondo rock ha perso uno dei più importanti esponenti.

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