giovedì, aprile 22, 2010

La chicca del giorno - giovedì

Il sole si rigira con un leggiadro movimentoNoi stiamo partendo con una morbida esplosioneDiretti verso una stella con oceani di fuocoE’ davvero così fuori manoSiete a cento anni luce di distanza da casa(2000 Light Years from Home, The Rolling Stones, 1967)Il connubio tra rock e fantascienza ha il sapore, più che di un flirt passeggero, di un vero e proprio amore di vecchia data, le cui radici affondano in un magma multiforme fatto di passione sentimentale, sfogo intellettuale e gioco estetico-intellettuale. Alla base di questo connubio sta innanzitutto un curioso e importante parallelismo tra rock e fantascienza. Quest’ultima, infatti, nacque e si sviluppa dapprima sulle pagine di rivistine popolari (le cosiddette pulp magazines) restando per lungo tempo rinchiuso nel ghetto della letteratura popolare o,meglio, della “sottocultura popolare” insieme ad altri generi come l’orrore, il giallo e il mystery. In seguito, negli anni Sessanta, grazie all’introduzione sempre più massiccia di tematiche colte e impegnate, al successo crescente di pubblico e all’interesse delle grosse case editrici, il genere approdò verso pubblici più culturalmente elevati, ottenendo allo stesso tempo il pieno riconoscimento della critica ufficiale.Come la fantascienza anche il rock, nella sua forma primigenia, il rock’n’roll, ha seguito lo stesso percorso. Negli anni Cinquanta, nelle sue prime “diramazioni” bianche (da Elvis Presley a Eddie Cochran) era visto con disprezzo dal sistema culturale egemone e seguito con passione da un pubblico sempre più vasto di fruitori. Soltanto all’inizio degli anni Settanta una parte di esso avrebbe cominciato ad ottenere riconoscimenti da parte ufficiale,ottenendo così la sua prima qualificazione culturale. Oltre a questo dato storico, rock e fantascienza sono andati a braccetto sotto il segno di un comune interesse per la diversità: nella fantascienza il fascino alieno delle tematiche trattate, nel rock un certo ribellismo che ha sempre rappresentato il motore propulsore dei suoi momento migliori.
L’artista eclettico che più ha rappresentato questo idillio è stato DAVID BOWIE, ricordiamo un successo fra tutti THE STARMAN: cantava di un uomo delle stelle che voleva incontrare gli uomini o in "Life on Mars" si chiedeva insistentemente se ci fosse vita su Marte. Inoltre tornando ai giorni nostri Duncan Jones, il figlio di David e Angela Bowie ha diretto la pellicola MOON che tratta Di un viaggio sulla Luna… che vuole essere un omaggio al genere fantascientifico più classico, quello di "2001 Odissea nello spazio".

1 commento:

  1. INTERESSANTE! Davverooooooooooooo!!
    Ok Commentato!xD
    Ade provo a votare la song qui a lato...
    Ciao
    www.thejonas-brothers.tk
    JonasFan4e(Chiara)

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