lunedì, giugno 14, 2010

La setttima dei bassisti - Tony Levin


Tony Levin nato a Boston il 6 giugno 1946 è considerato uno dei più grandi bassisti del mondo.


Ha suonato con artisti come Peter Gabriel, King Crimson, Yes (Anderson Bruford Wakeman Howe), Andy Summers, Liquid Tension Experiment, Pink Floyd, John Lennon, Dire Straits, Claudio Baglioni, Joan Armatrading, Alice Cooper, Seal, David Bowie, Carly Simon, California Guitar Trio, Sarah McLachlan, Kevin Max, Paul Simon, Michael Schenker Group e molti altri. Noto per il suo approccio innovativo al basso, Levin è stato fra i pionieri dell'uso del Chapman Stick e del contrabbasso elettrico oltre che creatore di una tecnica per suonare il basso con le bacchette nota come funk fingers.

Levin è un bassista di grande reputazione, noto per il modo in cui unisce una grande tecnica musicale a un grande senso del groove, una buona dose d'umorismo e una inarrestabile passione. Il grande pubblico conosce il basso accattivante del brano Sledgehammer di Peter Gabriel, ma per i fan più raffinati il nome di Levin è soprattutto associato ai King Crimson.


Fu in quei primi anni con Gabriel che Levin sviluppò il suo personalissimo stile con il chapman stick. Più recentemente, la canzone Big Time, dall'album So di Gabriel, ispirò l'invenzione dei funk fingers, che sono bacchette da batteria mozzate e utilizzate per martellare sulle corde del basso. Secondo quanto riportato da Levin, l'idea fu di Gabriel (e di Andy Moore che ne curò la commercializzazione).


Se già a livello mondiale Tony Levin è probabilmente considerato uno dei session-man più famosi, questo vale ancor di più per l'Italia, l'unico paese dove, a suo dire, viene regolarmente riconosciuto e fermato per firmare autografi. Ha suonato con decine di artisti, da Vasco Rossi ad Alice, da Claudio Baglioni a Raf, da Eros Ramazzotti a Ron.

La sua fama in Italia è tale che durante le olimpiadi di Torino 2006 il quotidiano la Stampa gli dedica un articolo dal titolo"L'uomo che disse no alle Olimpiadi".
Una decina di giorni prima dell'inizio dei giochi Peter Gabriel gli chiese di registrare al contrabbasso Imagine di John Lenno. Gli chiese anche se era disponibile per un piccolo concerto in Italia, invito che dovette declinare per altri impegni. Fu solo guardando la cerimonia di apertura dei giochi che vide Gabriel comparire al piano accompagnato da David Rhodes che fingeva di suonare al contrabbasso la parte di Levin per un concerto seguito da 2 miliardi di persone.
Per rimediare a questo malinteso con l'Italia, la Tony Levin Band ha suonato per 7 date in Italia nel tour Resonator.

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