giovedì, giugno 03, 2010

la settimana mondiale - giovedì







CAMERUN – il popolo dei Mafa

I Mafa possono rappresentare un contesto del tutto non influenzato dalla civiltà occidentale, visto che questo popolo non è mai venuto in contatto con l’Occidente.
Nei villaggi gli individui suonano flauti di ferro, di argilla e di cera nel corso di feste rituali, che si celebrano soprattutto per favorire la buona riuscita del raccolto. D’altronde a testimoniare la stretta connessione tra musica e rito è opportuno ricordare che i Mafa non possiedono una parola specifica per indicare la musica, visto che questa è un elemento che si integra nelle cerimonie.

ALGERIA – Khaled

Hadj Brahim Khaled il più famoso di pop raï, genere musicale in cui si comprende la tradizionale musica algerina contaminata da elementi occidentali che la rendono più commercializzabile.
Fece le sue prime esperienze musicali suonando e cantando in occasioni dei matrimoni o delle circoncisioni già all'età di 16 anni debuttò con il 45 giri Trig il lici.
In questo periodo girava come intrattenitore vari locali sulla costa, diventando un personaggio di una certa celebrità in Algeria, pur essendo oscurato dalla radio: il raï, con testi in cui si parla di alcool e donne era infatti all'epoca proibito.
I testi di Khaled sono progressisti e liberali e desiderano rompere i tabù dell'Islam; in particolare nel video del brano Didi vengono mostrate donne che ballano e si atteggiano in modo provocante. Quando nel 1985 il governo algerino, in occasione del festival raï di Orano, molto popolare, decise di liberalizzarlo e dichiarò il raï "genere musicale tipico algerino", si scatenò la reazione dei fondamentalisti, che in risposta scagliarono la fatwa ad alcuni artisti raï, il che costrinse Khaled a trasferirsi a Parigi nel 1986 ed evitare di fare la fine dell'artista raï Cheb Hasni che decise invece di restare e nel 1994 venne assassinato.

GRECIA – Aphrodite's Child

Gli Aphrodite's Child sono stati un gruppo musicale rock originario della Grecia e attivo sul finire degli anni sessanta.
I loro dischi a 45 giri, contenevano capolavori molto spesso sottovalutati e ormai diventati dei classici della storia della musica rock, paragonabili per il livello delle composizioni e degli arrangiamenti solo ai più grandi di quel periodo.
Tra i brani più conosciuti, oltre al già citato Rain and Tears: End of the World, It's Five O'Clock e Spring Summer Winter and Fall.
La formula del successo era soprattutto nelle sonorità quasi da chiesa dell'organo Hammond di Vangelis, e nella voce di Roussos, interessante per l'uso del falsetto, una delle più affascinanti del panorama pop del periodo.

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