Lo ammetto, non mi piacciono x niente gli interpreti italiani che stanno impazzando negli ultimi tempi nelle classifiche: figli per la maggior parte di talent televisivi e assolutamente incapaci di camminare con le loro gambe senza una produzione dietro e una schiera di autori condannati all'anonimato che sfornano canzoni per loro.
Certo è che se la domanda di mercato è fatta perlopiù da un pubblico di fascia adolescenziale o giù di li il risultato che si ottiene è quello di ascoltare per esempio una canzone della "vecchia che balla" fino al suicidio...canzone che peraltro stanca già dopo le prime note di intro. Oltre a questi artisti "usa e getta" mi stanno molto deludendo anche i cosiddetti "Big" della canzone che ormai vengono "ascoltati" o si va al loro live quasi a scatola chiusa, indipendentemente dalla qualità del loro lavoro più recente.....ed ecco lanciare il nuovo singolo di Tizio o di Caio solo per la loro reputazione...appiattendo così la qualità musicale del nostro paese.
In questo scenario apocalittico da me disegnato riesco però ancora a trovare artisti che hanno la forza di portare avanti la loro identità, con la loro indipendenza, con la loro difficoltà di farsi notare ed ascoltare ma in ogni caso fedeli al loro credo musicale. Certo l'obbiettivo è comunque quello di diventare "Mainstream", e alcuni di loro lo stanno già diventando, ma nessuno ha detto che si può essere popolari senza essere musicisti e cantautori di talento...anzi la meritocrazia in ambito musicale dovrebbe essere l'unico metro di giudizio.
Di seguito vi segnalo qualche artista che secondo il mio parere sta onorando il cantautorato italiano che per molti anni ci ha regalato meravigliosi artisti e che da un po' di tempo sembrava sopito.
CALCUTTA: Nome d'arte di Edoardo D'Erme, cantautore nato a Latina. Questo ragazzo di 29 anni ha cominciato a mettersi in luce con la pubblicazione dell'album "Mainstream" (titolo non a caso se pensiamo a quanto detto sopra) nel 2015. Dopo anni di gavetta in piccoli club del Lazio raggiunge la notorietà nazionale con il singolo Cosa mi manchi a fare, primo singolo estratto dall'album, e successivamente con Gaetano, Frosinone e Oroscopo. La sua scrittura è diretta, senza giri di parole con sonorità molto influenzate dall'indie rock ma che spaziano anche sul reggae e sul funky. Con gli ultimi singoli Orgasmo e Pesto sta ulteriormente confermando la sua bravura sperando che non si perda nello sporco mondo dello "Showbiz".
BRUNORI SAS: Dario Brunori, questo è il suo vero nome, non è certo un'artista di primo pelo. Ha già all'attivo quattro album che hanno avuto tantissimo successo di critica e nel tempo si è creato un gruppo nutrito si "seguaci" che lo seguono ormai da diversi anni. Con l'ultimo lavoro A Casa tutti Bene e il singolo di apertura La Verità, Brunori ha aumentato la sua visibilità e notorietà in maniera esponenziale portandolo anche a condurre un programma su RAI3 tutt'ora in onda. Le sue influenze attingono chiaramente a mostri sacri come Lucio Battisti,Rino Getano Dalla e De Gregori ma in ogni caso Brunori riesce ad avere una sua identità che lo rende molto credibile e riconoscibile.
CESARE CREMONINI: Artista che secondo me ha fatto un percorso al contrario, tutti ce lo ricordiamo andare in giro per i colli bolognesi con la sua Vespa, ma già in quelle canzoni estive e leggere si capiva che sotto sotto il talento c'era. Ed infatti con la maturità acquisita ha cominciato a scrivere canzoni veramente belle e mai banali. L'ultimo lavoro Possibili Scenari è molto piacevole all'ascolto e dimostra ancora una volta che se un'artista ha talento può avere successo mantenendo sempre la sua identità senza piegarsi alle Major e alle canzoncine di un'estate.
THE GIORNALISTI: Questa band ormai sulla bocca di tutti è il caso emblematico di come ci si possa piegare alla moda del momento solo per un po' di notorietà in più. Il loro album Completamente Sold out era di ottima fattura con canzoni che rimandavano al cantautorato semplice degli anni sessanta, poi il loro leader Tommaso Paradiso si è montato un po' la testa; ed ecco sfornare la hit della scorsa estate Riccione duettare "da solo on the night" con Elisa. Speriamo che l'ultimo album in uscita li riporti sulla retta via.
Certo è che se la domanda di mercato è fatta perlopiù da un pubblico di fascia adolescenziale o giù di li il risultato che si ottiene è quello di ascoltare per esempio una canzone della "vecchia che balla" fino al suicidio...canzone che peraltro stanca già dopo le prime note di intro. Oltre a questi artisti "usa e getta" mi stanno molto deludendo anche i cosiddetti "Big" della canzone che ormai vengono "ascoltati" o si va al loro live quasi a scatola chiusa, indipendentemente dalla qualità del loro lavoro più recente.....ed ecco lanciare il nuovo singolo di Tizio o di Caio solo per la loro reputazione...appiattendo così la qualità musicale del nostro paese.
In questo scenario apocalittico da me disegnato riesco però ancora a trovare artisti che hanno la forza di portare avanti la loro identità, con la loro indipendenza, con la loro difficoltà di farsi notare ed ascoltare ma in ogni caso fedeli al loro credo musicale. Certo l'obbiettivo è comunque quello di diventare "Mainstream", e alcuni di loro lo stanno già diventando, ma nessuno ha detto che si può essere popolari senza essere musicisti e cantautori di talento...anzi la meritocrazia in ambito musicale dovrebbe essere l'unico metro di giudizio.
Di seguito vi segnalo qualche artista che secondo il mio parere sta onorando il cantautorato italiano che per molti anni ci ha regalato meravigliosi artisti e che da un po' di tempo sembrava sopito.
CALCUTTA: Nome d'arte di Edoardo D'Erme, cantautore nato a Latina. Questo ragazzo di 29 anni ha cominciato a mettersi in luce con la pubblicazione dell'album "Mainstream" (titolo non a caso se pensiamo a quanto detto sopra) nel 2015. Dopo anni di gavetta in piccoli club del Lazio raggiunge la notorietà nazionale con il singolo Cosa mi manchi a fare, primo singolo estratto dall'album, e successivamente con Gaetano, Frosinone e Oroscopo. La sua scrittura è diretta, senza giri di parole con sonorità molto influenzate dall'indie rock ma che spaziano anche sul reggae e sul funky. Con gli ultimi singoli Orgasmo e Pesto sta ulteriormente confermando la sua bravura sperando che non si perda nello sporco mondo dello "Showbiz".
BRUNORI SAS: Dario Brunori, questo è il suo vero nome, non è certo un'artista di primo pelo. Ha già all'attivo quattro album che hanno avuto tantissimo successo di critica e nel tempo si è creato un gruppo nutrito si "seguaci" che lo seguono ormai da diversi anni. Con l'ultimo lavoro A Casa tutti Bene e il singolo di apertura La Verità, Brunori ha aumentato la sua visibilità e notorietà in maniera esponenziale portandolo anche a condurre un programma su RAI3 tutt'ora in onda. Le sue influenze attingono chiaramente a mostri sacri come Lucio Battisti,Rino Getano Dalla e De Gregori ma in ogni caso Brunori riesce ad avere una sua identità che lo rende molto credibile e riconoscibile.
CESARE CREMONINI: Artista che secondo me ha fatto un percorso al contrario, tutti ce lo ricordiamo andare in giro per i colli bolognesi con la sua Vespa, ma già in quelle canzoni estive e leggere si capiva che sotto sotto il talento c'era. Ed infatti con la maturità acquisita ha cominciato a scrivere canzoni veramente belle e mai banali. L'ultimo lavoro Possibili Scenari è molto piacevole all'ascolto e dimostra ancora una volta che se un'artista ha talento può avere successo mantenendo sempre la sua identità senza piegarsi alle Major e alle canzoncine di un'estate.
THE GIORNALISTI: Questa band ormai sulla bocca di tutti è il caso emblematico di come ci si possa piegare alla moda del momento solo per un po' di notorietà in più. Il loro album Completamente Sold out era di ottima fattura con canzoni che rimandavano al cantautorato semplice degli anni sessanta, poi il loro leader Tommaso Paradiso si è montato un po' la testa; ed ecco sfornare la hit della scorsa estate Riccione duettare "da solo on the night" con Elisa. Speriamo che l'ultimo album in uscita li riporti sulla retta via.
Eh voi se avete un artista italiano emergente che vale la pena di ascoltare...fatemelo sapere nei commenti.
ILDOGUI