mercoledì, giugno 30, 2010

Buon Compleanno


Tanti auguri a Yngwie Malmsteen, che senza dubbio è diventato dai primi anni '80 l'emblema del virtuosismo applicato alle sei corde.

Yngwie nasce il 30 giugno 1963 a Stoccolma, sin da piccolo ha dimostrato talento musicale, ma la folgorazione che l'avrebbe poi portato ad imbracciare la prima chitarra fu la visione di un programma televisivo dedicato al grande ed insuperabile Jimi Hendrix.

Nel 1983 un suo demo arriva al talent scout americano Mike Varney, il quale rimane positivamente colpito dal suo modo innovativo di suonare la chitarra e lo invita a trasferirsi negli States dove Yngwie si presenta con 2 chitarre ed un paio di jeans.

Nel 1983 si unirà al gruppo Alcatrazz con i quali registrerà un album in studio ed uno dal vivo, poi fonderà il suo gruppo personale: i Rising Force con i quali incise nel 1984 l'omonimo album.

Da allora tutti i suoi album hanno venduto bene, anche se il chitarrista ha sempre professato la ricerca della perfezione e l'avversione per i prodotti commerciali. Malmsteen ha riservato poi particolare predilezione per i grandi compositori classici, ha infatti realizzato alcune trascrizioni pericolosamente in odore di kitsch come la sua versione dell' Aria sulla quarta corda di Bach.

La carriera di Malmsteen è stata caratterizzata da grandi successi ma anche da gravi incidenti, non dimentichiamo infatti che il solista è entrato ed uscito da un coma a causa di un incidente autostradale e che si frattura una mano per ben due volte, per fortuna però la sua carriera non si è mai interrotta.

Nel 1988 la Fender commercializzerà la chitarra elettrica "Stratocaster Malmsteen", modello con la caratteristica del manico con tutti i tasti scavati espressamente richiesta da Yngwie, l'artista è l'unico insieme ad Eric Clapton e Richie Sambora ad avere uno strumento signature per la Fender.

Malmsteen ha contribuito ad elevare lo studio della chitarra rock portandola a livelli tecnici e complessità espressive ancora inesplorate, figura che da oltre vent'anni è presente nelle classifiche annuali dei migliori chitarristi al mondo.

martedì, giugno 29, 2010

Addio Paul...trovata la causa


E' stata finalmente trovata la causa della morte di Paul Gray, bassista degli Slipknot scomparso los corso 24 maggio: Gray sarebbe infatti deceduto a causa di una overdose accidentale di morfina e Fentanyl, un potenete analgesico, così come stabilito dall'esame medico e tossicologico.

Vicino al corpo del compianto componente della famosa band Hard Rock, furono trovate una siringa ed una bottiglia di non meglio precisate pillole, in ogni caso, secondo il Dr. Gregory Schmunk, le pillole non avrebbero avuto alcuna influenza sulla morte, causate esclusivamente dall'iniezione di morfina ed appunto del Fentanyl, che è una forma sintetica di morfina della quale rappresenta un derivato 100 volte più potente.

Oltretutto, sempre secondo il dott. Schmunk, l'overdose sarebbe stata ancora più nociva visto i gravi problemi di cuore dei quali Paul soffriva.

Recentemente Jim Root, chitarrista del gruppo, ha confermato le dichiarazioni di qualche tempo fa del cantante Corey Taylor, dove affermava che gli Slipknot non hanno ancora definito il loro futuro dopo la morte del caro amico e collega Gray.

Root ha infatti detto che sia lui che Corey hanno pianificato di passare i prossimi due anni in tour con gli Stone Sour, e solamente dopo questo tour si incontreranno con gli altri componenti degli Slipknot per decidere il da farsi.

"C'è bisogno di un grande processo di guarigione prima di pensare o no se gli Slipknot continuearanno, al momento siamo semplicemente in lutto, siamo tristi per la scomparsa di un fratello."

lunedì, giugno 28, 2010

La ricorrenza del giorno


Era il 28 giugno 1978 quando uscì il primo album del grande chitarrista Pat Metheny da leader di un gruppo, l'album porta il nome dell'omonimo gruppo "Pat Methney Group". Le tracce vennero incise al Talent Studio di Oslo e sono composte da Metheny e Lyle Mays.

Il gruppo, oltre ad uno dei più famosi chitarristi al mondo e dal pianista Mays, era formato da Steve Rodby al basso arrivato nel 1981 e da Paul Wertico alla batteria.

La collaborazione inizia nel 1976 e l'anno successivo nasceva ufficialmente il gruppo, nasceva una formazione jazz capace di raggiungere il grande pubblico senza rinunciare alla sperimentazione ed alla qualità della musica.

Il Pat Metheny Group rappresenta una delle band più originali della fusion con cui Metheny si esibirà instancabilmente durante tutti i tours che lo porteranno ovunque nel mondo, partecipando ai festival e suonando nei club di più di 40 paesi.

Durante il periodo di permanenza all 'ECM (etichetta di riferimento per il jazz e la musica contemporanea), Metheny esce con numerosi album, sia come solista che accompagnato dalla sua band, e grazie al successo di The Pat Metheny Group del 1978 s'impone all'attenzione del grande pubblico.

Virtuoso della chitarra (tutti i suoi strumenti sono costruiti appositamente per lui da liutai di fiducia), compositore capace di coloriture multiple, produttore innovativo, pioniere e massimo specialista della synth guitar, Metheny passa attraverso le collaborazioni più varie.

Dotato di un bagaglio tecnico impressionante, è però aspramente criticato dai "puristi" che, forse a ragione non lo riconoscono come jazzista puro, alterna i suoi lavori di più facile ascolto (The Road To You e We Live Here) a progetti di ricerca come Zero Tolerance For Silence, album di noise improvvisation.

Nella sua prolifica carriera Pat Metheny ha vinto ben 7 Grammy Awards per altrettanti album consecutivi.....un record!

giovedì, giugno 24, 2010

La chicca del giorno - giovedì


La faccia orrendamente sfigurata, gli atteggiamenti deviati e violenti, il sangue che gli scorre addosso ad ogni pie sospinto... lo chiamano Eddie mascotte The Iron Maidenè una delle icone più riconosciute dell’heavy metal..., è il mostro più simpatico che la storia della musica ricordi. Eddie. È un Un mostriciattolo aggressivo ma anche sfigatoSin dall’inizio gli show della band avevano un impostazione spiccatamente teatrale, il primo cantante della band Den Wilcok si presentava sul palco con una maschera purulenta e durante l’esecuzione di Prowler si infilava una spada in bocca facendo sgorgare sangue da alcune capsule che teneva fra i denti. Era una fan di Gene Simmons e di Alice Cooper... e si vedeva... svenimenti a catena nel pubblico femminile diedero materiale sufficiente per pensare ad una maschera stabile. Den Wilcok se ne andò, arrivò il leggendario singer dei primi due LP Paul Di Anno. “La melodia più la potenza mi impressionarono. La loro combinazione, i cambi di tempo, la velocità le linee melodiche di Dave Murray mi fecero cadere dalla sedia. Era unica ed impressionante sicuramente la demo migliore che mi sia mai stata consegnata” dichiara Neal Kay.Si vagliò allora l’idea di un certo Dave Beasey.... una mascotte mostro... Eddie. Da allora il padre del mostro si chiama Dave Light ed è il tecnico a vita delle luci degli Iron... All’inizio Eddie era solo una maschera che sputava sangue grazie ad una pompa pneumatica. Ma subito dopo divenne un gigantesco e luccicante faccione di fiberglass che faceva il paio con il logo della band, come si può vedere dal retro copertina del primo LP dei nostri. Con il trascorre degli anni continuerà ad incarnare le varie anime degli Iron e apparirà sulle copertine di TUTTI i loro dischi e di praticamente sulle copertine di tutti i loro singoli (solo in casi isolati darà spazio alle foto live della band).Sul palco continuerà ad apparire in varie forme e sostanze, dal assassino al pazzo, dalla maschera egizia all’ albero mutato...Si presenterà ufficialmente al pubblico l’8 febbraio del 1980 sulla copertina del primo singolo della band Running Free/Burning Ambitions.

La chicca del giorno - giovedì

La faccia orrendamente sfigurata, gli atteggiamenti deviati e violenti, il sangue che gli scorre addosso ad ogni pie sospinto... lo chiamano Eddie mascotte The Iron Maidenè una delle icone più riconosciute dell’heavy metal..., è il mostro più simpatico che la storia della musica ricordi. Eddie. È un Un mostriciattolo aggressivo ma anche sfigatoSin dall’inizio gli show della band avevano un impostazione spiccatamente teatrale, il primo cantante della band Den Wilcok si presentava sul palco con una maschera purulenta e durante l’esecuzione di Prowler si infilava una spada in bocca facendo sgorgare sangue da alcune capsule che teneva fra i denti. Era una fan di Gene Simmons e di Alice Cooper... e si vedeva... svenimenti a catena nel pubblico femminile diedero materiale sufficiente per pensare ad una maschera stabile. Den Wilcok se ne andò, arrivò il leggendario singer dei primi due LP Paul Di Anno. “La melodia più la potenza mi impressionarono. La loro combinazione, i cambi di tempo, la velocità le linee melodiche di Dave Murray mi fecero cadere dalla sedia. Era unica ed impressionante sicuramente la demo migliore che mi sia mai stata consegnata” dichiara Neal Kay.Si vagliò allora l’idea di un certo Dave Beasey.... una mascotte mostro... Eddie. Da allora il padre del mostro si chiama Dave Light ed è il tecnico a vita delle luci degli Iron... All’inizio Eddie era solo una maschera che sputava sangue grazie ad una pompa pneumatica. Ma subito dopo divenne un gigantesco e luccicante faccione di fiberglass che faceva il paio con il logo della band, come si può vedere dal retro copertina del primo LP dei nostri. Con il trascorre degli anni continuerà ad incarnare le varie anime degli Iron e apparirà sulle copertine di TUTTI i loro dischi e di praticamente sulle copertine di tutti i loro singoli (solo in casi isolati darà spazio alle foto live della band).Sul palco continuerà ad apparire in varie forme e sostanze, dal assassino al pazzo, dalla maschera egizia all’ albero mutato...Si presenterà ufficialmente al pubblico l’8 febbraio del 1980 sulla copertina del primo singolo della band Running Free/Burning Ambitions.

mercoledì, giugno 23, 2010

La chicca del giorno - mercoledì


Gli Scorpions nascono nel 1971 dall’unione di cinque ragazzi di Hannover, accomunati dalla passione per la musica. Rudolf Schenker e Klaus Meine, colonne portanti della formazione, sono aiutati agli inizi dal fratello di Rudolf, il chitarrista Michael, Ulrich Roth e Herman Rarebell. Lenta ma costante è stata la loro scalata al successo: se FLY TO THE RAINBOW frutta loro il titolo di “Migliore promessa tedesca dell’anno” nel 1974, TAKEN BY FORCE saggia le classifiche nel 1978, e TOKYO TAPES, nello stesso anno, conquista le platee dell’Estremo Oriente (che rimane sempre molto affezionato agli Scorpions). I successivi LOVE DRIVE e ANIMAL MAGNETISM, confermano l’intuizione dei fan giapponesi, mentre i grandi successi commerciali del decennio seguente sono BLACK OUT (1982) e LOVE AT FIRST STING (1985).Gli anni ’80 vedono gli Scorpions protagonisti di grandi eventi live come la prima edizione di “Rock in Rio” e il “Monsters of Rock 1986” in Italia. Gettarono le basi dell’heavy metal per gli anni seguenti, con brani che sono entrati nella storia del genere, come Rock You Like a Hurricane, Wind of Change, No One Like You e Still Loving You.La band ha rilasciato finora ben 17 album, e quello che arriverà a marzo 2010, dal titolo “Sting in the Tail”, sarà l’ultimo di una gloriosa carriera.

martedì, giugno 22, 2010

La chicca del giorno - martedì


Gary Francis Caine Cherone

Cantante degli Extreme (di cui ha scritto molti testi musicali), gruppo americano che ha raggiunto la popolarità attorno agli anni novanta grazie ad una buona dose di originalità, al chitarrismo di Nuno Bettencourt ed appunto la voce di Cherone. Ha subito una forte influenza da parte dei gruppi rock più famosi tra i quali si citano Aerosmith, Queen, The Who.
Nel 1998 entrò a far parte dei Van Halen con i quali incise un solo album, Van Halen III, che non ebbe però molto successo forse a causa del tempramento del vocalist, troppo differente dal resto della band. Per questo motivo e a causa di motivi di salute di Eddie van Halen, dovuti alla cocaina e ad un tumore alla lingua, il gruppo si disfece di Gary abbandonando il progetto di un nuovo disco.
Con la reunion degli Extreme, Cherone è tornato a far parte della sua vecchia band, che si era sciolta nel 1996.

lunedì, giugno 21, 2010


Messaggi subliminali – Queen

Nella canzone dei queen intitolata "One vision " dell'Album. "A kind of magic" all'inizio del brano nella versione normale ed anche alla fine, nella versione remiscelata, può essere ascoltato un verso incomprensibile che sembra dire "amas-s-si"; facendo girare il disco od il nastro al contrario, e velocizzandolo, si ascolta la seguente frase: "my sweet satan i' ve saw the sabba" che in inglese si traduce: "mio dolce satana io ho visto il sabba".
nel vocabolario satanista, il termine "sabba" identifica la cosiddetta "messa nera", una celebrazione durante la quale il sommo sacerdote e gli adepti si uniscono sessualmente e profanano l'Eucarestia. Dice il testo della canzone: "Yeah, one god, one vision/ [...] One true religion / [...] It's a celebration" (" Sì, un dio, una visione /[ ...] Una vera religione / [...] è una celebrazione ")

Un esempio di tale "martellamento subliminale" lo si può ascoltare nella famosissima canzone dei queen "Another one bites the dust" dell'Album "The game" dove al dritto della registrazione è possibile ascoltare il titolo demenzialmente ripetuto decine di volte. Ascoltando lo stesso brano al contrario al posto del ritornello sentiremo ripetuto fino allo spasmo un perentorio ordine che testualmente recita: "start to smoke maryuan!". Tale ordine è, non per caso, facilmente traducibile anche per i non anglofoni (nessuno ha bisogno di interpreti per tradurre parole come smoke maryuan); detto ordine significa: "deciditi a fumare la mariuana!"

Per chi ritenesse che i messaggi subliminali in questione fossero di una sorta di "palindromo imperfetto"; ovvero parole che hanno un significato (anche se non lo stesso) sia pronunciate al dritto che al rovescio, come ad esempio "era" ed "ara" oppure "Roma" ed "amor"; ricordiamo che un palindromo è casuale se, e solo se, è sempre ascoltabile pronunciando le stesse parole; ma accade che i messaggi rovesciati, come del resto anche quasi tutti i messaggi bifronte, possono essere ascoltati solo facendo girare al contrario la canzone come è stata registrata in sala d'incisione. Infatti facendo girare al contrario la stessa canzone, registrata, però in un concerto (come si suol dire "live") non si potrà ascoltare alcunché; e questo in quanto i messaggi subliminali in questione non possono essere realizzati che in sofisticatissime sale d'incisione dopo mesi e mesi di prove e controprove: un messaggio subliminale non si improvvisa...

domenica, giugno 20, 2010

La setttima dei bassisti - Steve Harris


Stephen Percy Harris, meglio conosciuto come Steve Harris è un famosissimo bassista inglese nato a Londra il 12 marzo 1956.

È il principale compositore e bassista degli Iron Maiden, da lui stesso fondata nel 1975. Harris e Dave Murray sono gli unici componenti presenti in tutte le produzioni della band.

Harris acquista a 17 anni il suo primo basso, una copia di un Fender Precision Bass per 40 sterline (sostituito poi dal suo famosissimo blue bass che usa tutt'ora). I suoi miti sono i Jethro Tull (basta pensare al loro pezzo Sweet Dreams, tra i primi esempi di cavalcata rock), i Black Sabbath, i Wishbone Ash e gli UFO. Nel 1971 comincia a suonare con la sua prima band, gli Influence, passando poi l'anno successivo nei Gypsy's Kiss, dove comincia a scrivere canzoni, come "Innocent exile" e "Drifter" che in seguito verranno ereditate dai Maiden.
Tra le sue maggiori influenze bassistiche spiccano primo fra tutti Geddy Lee (Rush), Phil Lynott (Thin Lizzy), Pete Way (UFO), Geezer Butler (Black Sabbath), John Deacon (Queen), Roger Glover (Deep Purple), Martin Turner (Wishbone Ash), Mike Rutherford (Genesis e John Entwistle (The Who).
Nel 1975 nascono gli Iron Maiden. Steve prende il nome dal film La maschera di ferro in cui appare una Vergine di Norimberga e disegnò anche il primo logo della band che usa il corrente Font dei Maiden, visto in tutti gli altri album rilasciati. Due anni più tardi una casa produttrice propone un contratto alla band, ma Steve rifiuta perché prevedeva sonorità punk e perché il produttore gli chiese di "tagliarsi i capelli" (per la cronaca, Steve rispose: "Per tagliarsi i capelli bastano 2 minuti, per farli ricrescere così non bastano 2 anni").
Nel 1979 viene registrato il demo autoprodotto The Soundhouse Tapes, che porta ad un reale contratto senza vincoli con la EMI. Nel 1980 esce Iron Maiden.

Le "cavalcate" (o gallop) di Harris sono immediatamente riconoscibili e sono la chiave di lettura fondamentale del songwriting degli Iron Maiden. È ritenuto un grande musicista sia per la tecnica che per i suoi originali giri di basso che escono dallo schema delle chitarre e che, ritmicamente, danno un tocco di qualità ai brani. Questo suo stile sarà di riferimento per altri bassisti rinomati, come John Myung e Steve DiGiorgio.
Attualmente, è in atto una petizione, esclusivamente in Inghilterra, per insignire a Steve Harris l'onorificenza britannica di Sir che lo farà entrare a far parte dell'Ordine dell'Impero Britannico.

venerdì, giugno 18, 2010

La setttima dei bassisti - Michael Manring


Michael Manring è un bassista statunitense nato ad Annapolis nel giungo 1960.


Originario della Virginia, laureato alla scuola di musica Berklee, Michael Manring iniziò la sua carriera suonando discomusic e fusion nelle discoteche di Washington.
Le sue sperimentazioni sul basso elettrico contribuirono, e tutt'ora contribuiscono, ad elevare il ruolo del basso elettrico nella musica contemporanea seguendo l'impegno del suo "maestro" ideale Jaco Pastorius, con il quale ha studiato. Le sue caratteristiche principali sono: uso di accordature particolari, tecniche percussive, utilizzo del contrappunto, velocità e magistrale uso degli armonici naturali ed artificiali.
Oltre ad essere stato per anni il bassista ufficiale della Windham Hill Records, Manring ha inciso e suonato con Larry Kassin, Alex Skolnick, Marco Maggiore, Steve Morse, Daniele Gregolin, Michael Hedges, Tom Darter, Patti Larkin, David Cullen e molti altri famosi musicisti.


Manring è rispettato come un virtuso estremo dello strumento e si avvale di accordature aperte e cambi di accordatura durante le sue esecuzioni per ottenere effetti inusuali e pionieristici. Manring arriva a suonare anche due o tre bassi alla volta durante i suoi concerti, rimane storica a proposito la sua composizione My Three Moons. Suona bassi Zon, con cui ha anche progettato il suo personale modello, l’Hyperbass.

Buon compleanno PAUL


Buon compleanno per i tuoi 58 anni o ....buon riposo if Paul is Dead....

La settimana dei bassisti - Steve DiGiorgio


Steve DiGiorgio è un bassista statunitense nato a Waukegan, il 7 novembre 1967 .


DiGiorgio ha collaborato con molti gruppi metal, soprattutto thrash e death. Noto è il lavoro con i Sadus, gruppo thrash/death metal molto tecnico.

Con i Sadus, il bassista mise in luce un originale stile, creando linee e giri complessi fuori dallo schema delle chitarre, rendendo il basso uno strumento solistico oltre che ritmico.

Steve suona anche nei Dark Hall, un quartetto jazz/fusion fondato nel 1993 che finora, però, ha prodotto solo tre demo.
Nel 2004 è entrato nella band di Sebastian Bach, ex cantante degli Skid Row.

Altre band con cui DiGiorgio ha suonato sono gli Iced Earth, i Testament, i Dragonlord, i Control Denied e ha collaborato con i chitarristi James Murphy e Takayoshi Ohmura.

Steve è noto per la sua grande tecnica e per aver creato uno stile personale ed imitato di suonare il basso nell'heavy metal. Steve è uno dei pochi bassisti metal ad usare il fretless bass, basso elettrico privo di tasti. Steve è anche endorser per la ESP, di cui ha anche un modello di basso personalizzato.

giovedì, giugno 17, 2010

La settimana dei bassisti - Billy Sheehan


William Sheehan, meglio conosciuto come Billy Sheehan è nato a Buffalo, il 19 marzo 1953, ed è un bassista statunitense di fama mondiale.

Ha debuttato come bassista dei Talas, e nel 1983 viene reclutato dal gruppo inglese degli UFO come sostituto del bassista Pete Way. Con gli UFO però non inciderà nessun brano a causa del prematuro scioglimento della band.
Molto noto per le doti tecniche e la competenza nel suonare il basso, tanto da guadagnarsi il soprannome di "The Eddie Van Halen of the bass", Sheehan ha collaborato con David Lee Roth, Steve Vai, Terry Bozzio e Dennis Chambers oltre a essere il co-fondatore del complesso musicale Mr. Big assieme a Paul Gilbert nel 1988.
Recentemente si è unito a Tony MacAlpine per dar vita al progetto Devil's Slingshot, pubblicando l'album Clinophobia il 22 ottobre 2007. Agli inizi del 2009 ha partecipato all'album di ritorno della thrash metal band Bulldozer, Unexpected Fate, suonando il basso come guest star in due brani.
Sheehan fa parte della chiesa di Scientology dal 1971.


Utilizza un basso Yamaha a quattro corde, e per la precisione il modello signature Attitude Ltd. II. Raramente ne utilizza uno a sei: ad esempio nel brano Just Take My Heart dei Mr. Big, visibile anche nel videoclip della canzone, e nel disco Age of Impact del progetto Explorers Club.
Particolarità del suo basso sono il "D-Tuner" (un meccanismo che permette di alterare velocemente l'accordatura di una corda, nel suo caso da Mi a Re basso), e una uscita jack per ogni pick-up. Inoltre gli ultimi tasti del manico sono scavati (scalloped), caratteristica che facilita l'esecuzione dei bending.
Un suo marchio di fabbrica è il suono ai limiti della distorsione, dovuto al preamp valvolare da lui usato; utilizza spesso due preamplificatori Ampeg SVP/BSP signature, uno per ogni pick-up del basso, regolati diversamente.

mercoledì, giugno 16, 2010

La settimana dei bassisti - Les Claypool


Les Claypool il cui vero nome è Leslie Edward Claypool è nato a Richmond il 29 settembre 1963 ed è un bassista e cantante statunitense conosciuto soprattutto per la sua militanza nella band di alternative metal Primus.

Da giovane, Claypool viene iniziato alla musica rock come i Led Zeppelin e Jimi Hendrix dal compagno di classe Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica. Dopo aver iniziato a suonare il basso all'età di 14 anni e aver sviluppato le basi nella band jazz della scuola, Claypool sviluppa la sua tecnica slap attraverso l'ascolto di Stanley Clarke e Larry Graham. Qui compra anche il suo primo basso Carl Thompson, il suo caratteristico piccolo basso a 4 corde. Egli ne possiede ora sei, incluso un basso fretless a 6 corde fatto di molti strati diversi di legno, del valore di 10,000$, chiamato Rainbow Bass.
Nel 1983 Les Claypool fa un'audizione per suonare il basso coi Metallica (Claypool era amico di Kirk), ma non viene preso perché il suo stile è considerato "troppo funky".

I Primus iniziano con gli amici di Claypool Todd Huth e Jay Lane nel 1989, ma Huth e Lane lasciano dopo poco per concentrarsi su altri progetti. Claypool li rimpiazza col chitarrista metal LaLonde e il batterista Tim Alexander. I Primus iniziano ad esibirsi nei pub della zona con i loro pazzi spettacoli, caratterizzati dal loro approccio irriverente alla musica (il loro motto era Primus sucks!, letteralmente "I Primus fanno schifo!").
Dal 1989 al 2000, i Primus diventano stabilmente la band più strana ad aver ottenuto le attenzioni dei media facendo addirittura un'apparizione al concerto di Woodstock '94 dove suonano la hit My name is Mud (tratta da Pork Soda) in una situazione disastrosa (Claypool è costretto a fermarsi per chiedere di smettere di tirare fango sui diffusori).
Nel 2006 è uscito il primo lavoro a nome Les Claypool (in passato si era sempre avvalso di ulteriori appellativi accanto al suo nome), a titolo Of Whales And Woe, ricevendo un buon successo di critica.
Nel 2006, lo stesso anno del suo ultimo successo musicale, Les Claypool ha fatto il suo esordio come scrittore, pubblicando South of the Pumphouse, tradotto in italiano con il titolo " A sud del capanno" Il libro tratta una torbida ed esilarante storia nera che mette in scena due fratelli molto diversi.

Le sue capacità con il basso elettrico l'hanno portato alla ribalta grazie al suo stile di esecuzione funky e creativo. Nonostante citi virtuosi del basso come Geddy Lee dei Rush tra le sue più grandi influenze, Claypool mischia tecniche di finger-tapping tipiche dell'heavy metal con una tecnica di slap alla Larry Graham per sviluppare il suo stile unico

La settimana dei bassisti - Chris Squire


Oggi ci trasferiamo in Gran Bretagna per incontrare Chris Squire, noto soprattutto come bassista del gruppo di rock progressivo britannico degli Yes. È il detentore legale del marchio "Yes" e l'unico membro del gruppo a suonare in tutti gli album ufficiali.

Chris Squire viene generalmente considerato un pioniere e un innovatore di grandissimo talento nell'uso del basso elettrico. Il basso che utilizza di norma è un Rickenbacker 4001, che possiede e suona dal 1965; fu il terzo Rickenbacker 4001 importato in Inghilterra dagli Stati Uniti (il primo fu acquistato da Paul McCartney). Questo strumento, con il suo suono netto e distorto, è un elemento chiave del suono di Squire, basato anche sulla tecnica del bi-amping: i suoni bassi dello strumento vengono inviati a un amplificatore da basso e quelli alti a un amplificatore da chitarra solista, producendo una sorta di 'sandwich' tonale che acquisisce un effetto overdrive pur mantenendo la potenza dei bassi Rickenbacker. Squire è stato anche uno dei primi bassisti a utilizzare effetti come il tremolo, il phaser e il wah-wah. Le linee di basso di Squire non sono quasi mai ovvie, e vengono spesso descritte come linee soliste sovrapposte ai corrispondenti virtuosismi della chitarra e delle tastiere. Questa tecnica di basso estremamente particolare in qualche modo qualifica anche i primi lavori di Squire come precursori dell'approccio al basso di Jaco Pastorius.
Chris Squire è soprannominato Fish ("pesce"), e sembra essergli stato assegnato da Bill Bruford verso l'inizio della sua carriera con gli Yes, quando Squire allagò una stanza d'albergo a Oslo facendo la doccia.

lunedì, giugno 14, 2010

La setttima dei bassisti - Tony Levin


Tony Levin nato a Boston il 6 giugno 1946 è considerato uno dei più grandi bassisti del mondo.


Ha suonato con artisti come Peter Gabriel, King Crimson, Yes (Anderson Bruford Wakeman Howe), Andy Summers, Liquid Tension Experiment, Pink Floyd, John Lennon, Dire Straits, Claudio Baglioni, Joan Armatrading, Alice Cooper, Seal, David Bowie, Carly Simon, California Guitar Trio, Sarah McLachlan, Kevin Max, Paul Simon, Michael Schenker Group e molti altri. Noto per il suo approccio innovativo al basso, Levin è stato fra i pionieri dell'uso del Chapman Stick e del contrabbasso elettrico oltre che creatore di una tecnica per suonare il basso con le bacchette nota come funk fingers.

Levin è un bassista di grande reputazione, noto per il modo in cui unisce una grande tecnica musicale a un grande senso del groove, una buona dose d'umorismo e una inarrestabile passione. Il grande pubblico conosce il basso accattivante del brano Sledgehammer di Peter Gabriel, ma per i fan più raffinati il nome di Levin è soprattutto associato ai King Crimson.


Fu in quei primi anni con Gabriel che Levin sviluppò il suo personalissimo stile con il chapman stick. Più recentemente, la canzone Big Time, dall'album So di Gabriel, ispirò l'invenzione dei funk fingers, che sono bacchette da batteria mozzate e utilizzate per martellare sulle corde del basso. Secondo quanto riportato da Levin, l'idea fu di Gabriel (e di Andy Moore che ne curò la commercializzazione).


Se già a livello mondiale Tony Levin è probabilmente considerato uno dei session-man più famosi, questo vale ancor di più per l'Italia, l'unico paese dove, a suo dire, viene regolarmente riconosciuto e fermato per firmare autografi. Ha suonato con decine di artisti, da Vasco Rossi ad Alice, da Claudio Baglioni a Raf, da Eros Ramazzotti a Ron.

La sua fama in Italia è tale che durante le olimpiadi di Torino 2006 il quotidiano la Stampa gli dedica un articolo dal titolo"L'uomo che disse no alle Olimpiadi".
Una decina di giorni prima dell'inizio dei giochi Peter Gabriel gli chiese di registrare al contrabbasso Imagine di John Lenno. Gli chiese anche se era disponibile per un piccolo concerto in Italia, invito che dovette declinare per altri impegni. Fu solo guardando la cerimonia di apertura dei giochi che vide Gabriel comparire al piano accompagnato da David Rhodes che fingeva di suonare al contrabbasso la parte di Levin per un concerto seguito da 2 miliardi di persone.
Per rimediare a questo malinteso con l'Italia, la Tony Levin Band ha suonato per 7 date in Italia nel tour Resonator.

sabato, giugno 12, 2010

Rock Italiano


Oggi il profumo di un genuino rock italiano ci riporta indietro verso il Piemonte e ci fermiamo più precisamente in provincia di Cuneo dove nel 1990 per opera del chitarrista Riccardo Tesio e del batterista Luca Bergia nascevano i Marlene Kuntz. Dallo scioglimento dei Jack on Fire si libera il chitarrista e cantante Cristiano Godano il quale si unisce anche lui alla formazione.

I Marlene Kuntz sono conosciuti per il loro stile alternative rock, art rock, noise rock, la band, oltre ai 3 protagonisti sopralenecati, comprende anche Luca Saporiti al basso (dal 2007) e Davide Arneodo alle tastiere e violino (dal 2007).

Il curioso nome è stato creato dalla collaborazione tra Alex e Cristiano, il primo infatti propose Marlene per il fascino della famosa attrice Marlene Dietrich ed il secondo invece propose Kuntz, titolo di un brano dei Butthole Surfers, dove il ritornello recitava "fighe-fighe-fighe" in slang americano.

Il primo album "Catartica" esce nel 1994, il disco contiene già molti di quelli che diventeranno i "classici" della band, tuttora assai richiesti dal pubblico ai loro concerti.

Nel 1996 esce "Vile", album che alla sua realizzazione si unisce il bassista Dan Solo e la formazione comincia a stabilizzarsi definitivamente.

Dal '94 al '97 i Marlene non cessano mai la loro attività live diventando di fatto la band più apprezzata e seguita della scena rock italiana.

Nel '98 esce il mini album "Come di Sdegno", remix di pezzi editi ed inediti caratterizzato dalla pubblicazione di una lunga improvvisazione sonica di oltre 24 minuti.

Nel 1999 esce "Ho ucciso Paranoia", il loro lavoro più maturo con il sesto posto nella classifica dei dischi più venduti.

Il 13 ottobre del 2000 esce "Che Cosa Vedi", quarto album della band contenente il famoso duetto con Skin (La canzone che scrivo per te).

Alla fine di giugno 2002 il gruppo si sposa con due produttori, Rob Ellis e Head, e da questa unione nasce Senza Peso e Bianco Sporco.

Il 14 Settembre 2007 esce il settimo album intitolato Uno, opera che lascia trasparire la volontà di proseguire verso sonorità morbide più vicine alla canzone classica italiana.

I Marlene Kuntz ed il mondo cinematografico si sono toccati più volte, la più recente risale al 2010 con la composizione della colonna sonora del film di Davide Ferrario "Tutta Colpa di Giuda", in cui Cristiano Godano debutta come attore. Il brano "Canzone in Prigione" ha inoltre ricevuto la nomination ai David di Donatello come miglior canzone originale.




venerdì, giugno 11, 2010

E' ancora vivo McCartney? 5° Puntata


Nell'ultima puntata avevamo parlato di "Yesterday and Today", avevamo descritto la sua macabra cover dove i quattro Beatles sono fotografati con abiti da macellai e circondati da brandelli di carne e bambole; questa settimana iniziamo a descrivere l'album uscito nel 1968, l'unico album doppio dei Beatles dal nome "White Album", è caratterizzato dalla copertina completamente bianca e compare stampato solamente il nome del gruppo. Nel brano "I'm so Tired", nel finale si sente una voce confusa che, ascoltata al contrario, direbbe: "Paul is dead man: miss him, miss him, iss him!" (cioè Paul è morto uomo, mi manca, mi manca, mi manca..."). Dello stesso album è la celebre "Helter Skelter", ascoltata numerose volte in tribunale durante il processo di Charles Manson, il quale seminò morte affermando di eseguire messaggi nascosti contenuti nelle tracce dei Beatles, in particolare in quella canzone ed in "Piggies".

Se poi ci mettiamo a sfogliare le fotografie incluse nell'album bianco, invece, si ottiene la quadratura del cerchio: in una è possibile vedere William Campbell (il poliziotto che secondo il PID ha sostituito McCartney dopo il decesso) prima dell'intervento e in un'altra Paul è ritratto mentre balla con un paio di mani scheletriche che cercano di afferrarlo.

Nell' album "Let it Be" Paul è l'unico dei quattro ad essere stato fotografato su uno sfondo diverso, su sfondo rosso-paramento funebre.

Sulla copertina dell'album "McCartney" è invece presente una tazza vuota, la quale doveva esplicitamente aver contenuto delle ciliegie, per via della traccia rossa sul fondo e delle stesse sparse sul tavolo.....un vecchio detto inglese dice:

"La vita è come una tazza piene di ciliegie"

giovedì, giugno 10, 2010

Rock Italiano


Il nostro cammino oggi continua sulla Torino-Venezia e ci fermiamo a Brescia dove nel 1986 nasce un gruppo rock dal nome Precious Time, meglio conosciuto successivamente dai fans con il nome di Timoria.

Il primo cantante è Francesco Renga sostituito poi dal leader indiscusso Omar Pedrini, Diego Galeri alla batteria, Enrico Ghedi alle tastiere, "lllorca" al basso, Pippo Ummarino alle percussioni e Sasha Torrisi voce e chitarre.

Il primo singolo viene pubblicato nel 1987 "Signor no", mentre un anno dopo esce finalmente il loro primo album che li lancia definitivamente nel panorama rock italiano: "Macchine e dollari".

Nel 1990 con l'uscita di "Colori che esplodono" confermano il loro successo, infatti nel '91 partecipano al Festival di Sanremo con la canzone "L'uomo che Ride" ottenendo il Premio della Critica.

Nel '92 seguiranno come guest star il tour di Ligabue il quale scriverà per loro il brano "Male non farà" mentre nel '93 lanciano sul mercato l'album che gli donerà più visibilità in assoluto "Viaggio senza vento" nel quale si apprezza la partecipazione nel brano "Verso Oriente" del grande Eugenio Finardi.

Nel 1998 Renga esce dal gruppo e nel '99 la formazione produce Timoriaopenart 1999, album che testimonia la passione del gruppo verso l'arte.

Nel 2001 esce un altro grande successo "El Topo Grand Hotel" con gli Articolo 31 come ospiti e l'anno successivo li rivedremo ancora sul palco di Sanremo con un brano purtroppo molto criticato dai media "Casa Mia".

Ricordiamo che il 7 giugno 2009 Francesco Renga e Omar Pedrini, dopo 10 anni di incomprensioni, si sono ritrovati sullo stesso palco a Brescia, dove hanno cantato insieme il brano "Sangue Impazzito".

mercoledì, giugno 09, 2010

La ricorrenza del giorno


Il 9 giugno del 1915 nasceva a Waukesha (Wisconsin) Lester William Polfus, meglio conosciuto dagli amanti delle 6 corde come Les Paul. E' infatti una delle figure più importanti nello sviluppo e nell'evoluzione della chitarra elettrica, nonchè nelle tecniche di registrazione in studio.

Nel 1941 produce un tronco con delle corde e una spina che sarà il prototipo della prima chitarra elettrica a corpo solido per poi arrivare nel 1946 alla costruzione della sua prima definitiva chitarra solid-body.

Il nome di Les Paul è noto anche per aver fondato una vera ditta produttrice di chitarre, che con il modello che portava il suo nome, distribuito dalla Gibson da 1952, divenne antagonista di Leo Fender.

Rock Italiano


Dal Brunello dell'amata Toscana passiamo al Barolo Piemontese e più precisamente nel suo capoluogo: Torino. E' qui che nel 1996 nascono i Subsonica, famoso gruppo che si distingue per i suoni dance e sinth rock.

I Subsonica vantano 5 album al loro attivo e la vendita di 400 mila copie di dischi senza logicamente dimenticare i numerosi premi da loro ricevuti, tra i quali Premio Amnesty Italia, MTV Europe Music Award, Premio Italiano della Musica, Italian Music Award.

In un ex laboratotio cinematografico prende vita il loro progetto musicale destinato a lasciare il segno per gli anni a venire, i protagonisti sono Samuel Umberto Romano, voce ricca di intensità soul capace di alternare spigolosità vocali a raffinate trame melodiche; Massimiliano Casacci, chitarrista stiloso ed essenzialista oltre che abile manipolatore di suoni, autore della parte letteraria assieme a Samuel proviene da un'importante esperienza con Africa Unite; Davide "Boosta" Dileo, tastierista e dj è lui il principale responsabile in materia di campionamenti; Enrico "Ninja" Matta, l'ingegnerie informatico oltre ad essere il preciso ed intelligente batterista della band ed infine Luca "Vicio" Vicini entrato nell'autunno del '99 al posto di Pier-funk con il suo basso tonico e deciso da vero ex metallaro.

martedì, giugno 08, 2010

Rock Italiano


Continua il nostro cammino, oggi il nostro sguardo volge verso Capolona, in provincia di Arezzo, dove nella seconda metà degli anni '80 si formarono i Negrita. Inizialmente si fecero conoscere con lo pseudonimo "Gli Inudibili", ma nel '92 dopo aver conosciuto un giovane produttore di nome Fabrizio Barbacci, dopo aver ottenuto un contratto con la Universal e dopo aver raggiunto la formazione definitiva con l'inserimento alla batteria di Roberto "Zama" Zamagni, il gruppo decise di chiamarsi Negrita, nome preso da una famosa canzone dei Rolling Stones: "Hey! Negrita".

Nel '93 lavorano alla registrazione del loro primo album e nel '94 esce finalmente l'omonimo Negrita, dove si mettono in risalto immediatamente le linee chitarristiche molto ricche e vibranti, con una sezione ritmica inossidabile e ricca di funk.

Nel '95 esce Paradisi per illusi, progetto molto particolare per l'ormai affermato gruppo.

Nel '97 esce XXX, album che segna una tappa importante nella carriera dei Negrita, una maturazione a livello di stile musicale.

Nel '99 esce il loro best seller, che con oltre 100.000 copie vendute permette alla formazione aretina di aggiudicarsi il loro primo disco di platino; il 26 novembre dello stesso anno inoltre arriva anche la nomination all' European MTV Awards.

Nerl 2001 esce Zombie mentre nel 2005 dopo una mini tournèe in sud america nasce l'album da noi preferito: L'Uomo Sogna di Volare, dove la contaminazione di diversi professionisti, persone comuni, musicisti ed artsiti di altri paesi è molto evidente.

Nel 2008 infine esce HELLdorado, fatica che promette molte conferme e straordinarie sorprese.

HELLdorado come l'Occidente che viviamo, come la gioia e come il dolore in uno status costante di eterne contraddizioni.




lunedì, giugno 07, 2010

Rock Italiano


Questa settimana la dedichiamo al rock italiano, un cammino che attraversa i gruppi che hanno contribuito a scrivere pagine della storia musicale del nostro paese.

Iniziamo con una band che ha spopolato tra i ventenni degli anni '90: i "Rats".

Nacquero nel 1979 a Spilamberto in provincia di Modena con il nome di Sexton, per poi diventare i più conosciuti Rats l'anno successivo. All'inizio della loro carriera suonavano del punk rock, del dark e dopo che Sergio Capone li ascoltò, entrarono in contatto con l'allora nascente etichetta discografica Italian Records, da qui cominciarono a suonare nei rari locali rock presenti in Italia.

L'album di esordio, C'est Disco, fu cofinanziato da Red Ronnie e dall' Italian Records, venne prodotto in tiratura limitata e con una scarsa distribuzione in Italia, divenne infatti in breve tempo introvabile ma, primo caso italiano, raggiunse senza troppi sforzi i mercati esteri di Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Germania, Austria e Svizzera.

La band subì numerose variazioni per tutti gli anni '80, durante i quali collaborarono diversi artisti, consolidandosi poi nel corso del 1989 quando prese vita la formazione da noi tutti conosciuta: Wilko Zanni (unico membro originario del gruppo) voce e chitarra, Romi Ferretti basso e cori, Lor Lunati batteria e cori.

Nel 1992 firmarono con la CGD Warner, ed in questi anni raggiunsero finalmente il successo meritato; dal '90 al '97 suonarono in Italia, Europa e Asia assieme anche a Litfiba e CCCP, facendo inoltre da spalla per artisti come Jeff Beck, Sugarcubes, Deep Purple, Vasco....

Il gruppo si sciolse nel 1997, Wilko iniziò una carriera da solista, Romi aprì uno studio come architetto mentre Lor divenne scultore, ma a sorpresa nel 2007, soprattutto grazie all'entusiasmo dei fans, hanno cominciato a pensare ad una reunion battezzando l'iniziativa come RATS2008.

domenica, giugno 06, 2010

la settimana mondiale - domenica


Concludiamo la settimana mondiale augurando a tutti noi di poter rivivere il fantastico torneo di 4 anni fa...FORZA AZZURRI!!!



sabato, giugno 05, 2010

la settimana mondiale - sabato








URUGUAY – El Cuarteto de Nos
El Cuarteto de Nos è un gruppo alternative rock che nasce nel 1980 a Montevideo, Uruguay.
Nel 1980 i fratelli Ricardo e Roberto Musso e Santiago Tavella iniziano a comporre le loro prime canzoni con testo. Con loro compariva come invitato Leonardo Baroncini alla batteria.
Nel 1984 registrano il loro primo disco con Àlvaro Pintos alla batteria. Da allora la loro formazione non subì modifiche con Ricardo Musso chitarra e voce, Roberto Musso chitarra e voce, Santiavo Tavella basso e voce, Alvaro Pintos batteria e voce. Dalla metà degli ottanta la loro originalità li rende noti fra i fan del rock uruguayo.
Nel 1986 registrano il loro primo LP da artisti unici, "Soy una Arveja" (Sono un pisello), nel quale sono presenti grandi successi molto richiesti nelle loro performance live. L'anno successivo iniziano le registrazioni del loro terzo disco "Emilio García". Nel 1989 percorreranno in tour tutto il paese.
Dopo altri quattro dischi, nel 1998 la BMG Uruguay esterna il suo interesse per il gruppo col quale firma un contratto. Nello stesso anno uscirà il loro ottavo disco, "Revista Esta".
Tre sono gli album usciti fino ad oggi in questo periodo, "Cortamambo", "El Cuarteto de Nos" e "Raro". L'ultimo in particolare è ritenuto il loro capolavoro definitivo(pubblicato dalla sezione spagnola della casa discografica EMI)

SLOVACCHIA – Desmod
Desmod è un gruppo rock slovacco formato nella città di Nitra nel 1996
La formazione originaria era totalmente diversa da quella attuale ed ha sperimentato vari generi quali l' soft rock ed il pop rock.
Oggigiorno Desmod è uno dei più famosi gruppi rock della Slovacchia e hanno raccolto un discreto successo anche in Repubblica ceca.

COSTA D’AVORIO – Alpha Blondy
Alpha Blondy è il nome d'arte di Seydou Koné è un cantante ivoriano, cantante reggae molto popolare in Africa Occidentale. Canta principalmente in dioula (lingua ivoriano), francese e in inglese, ma a volte in baoule (lingua ivoriano). Fa parte del gruppo Solar System e ha collaborato anche con il rinomato gruppo The Wailers. Il tema principale della sua musica è quello politico: egli ha inventato il termine francese "democrature" (che si potrebbe tradurre "democratura", combinazione tra democrazia e dittatura) con cui definisce alcuni governi africani.

venerdì, giugno 04, 2010

la settimana mondiale - venerdì




PORTOGALLO – Madredeus

La loro storia inizia nel 1985 quando Pedro Ayres Magalhães, già bassista degli Herois do Mar, gruppo pop, e Rodrigo Leão dei Sétima Legião, cominciano a provare le prime sperimentazioni a due chitarre. Nel 1986 incontrano Teresa Salgueiro, che a soli 18 anni si dilettava nel cantare classici del fado in un bar del Bairro Alto, quartiere storico di Lisbona, e diventa l'indiscussa voce solista del gruppo.
Grazie al successo che riscuotevano le loro prime idee, e all'unione al trio di musicisti che condividevano il loro stesso progetto, viene dato un nome al gruppo (che ha origine dal fatto che le prove avvenivano in un convento chiamato Madre de Deus) e alla fine del 1987 viene pubblicato il loro primo disco: Os dias da Madredeus.
Seguono Existir, e Lisboa, poi (nel 1994) O Espirito da Paz, e nel 95 Ainda, con la colonna sonora di Lisbon story, il film di Wim Wenders, che li proietta sulla scena internazionale.
FRANCIA – Kyo

I Kyo sono un gruppo rock francese nato nel 2000. Nascono al collegio di Yvelines dove i due fratelli Fabien e Florian Dubos e i due amici Nicolas Chassagne e Benoît Poher scoprono la passione comune per Nirvana, Pearl Jam, Rage against the machine, Soundgarden e l'universo dei manga giapponesi. Invadono i concerti scolastici e i pub parigini con la loro musica. Nel 1997, durante un'esibizione nella quale mescolano rock ed influenze acustiche, incontrano il loro futuro manager che, convintosi del loro potenziale come autori/esecutori, gli fa ottenere un contratto con la Sony. Velocemente, in un mercato discografico nazionale pervaso dall'hip-hop, sono riusciti ad imporsi a fine 2003 come uno dei gruppi rock più famosi della Francia. Le sonorità sono rock melodiche, ricordano per alcuni aspetti i REM, i Radiohead e in alcuni brani i Muse. I testi in genere variano da argomenti abbastanza tristi a storie d'amore finite male (Une dernière danse, Je saigne encore).
Nel 2004 è uscito il loro secondo album, 300 Lésions, che ripete il successo del loro lavoro Le Chemin.
Le radio francesi trasmettono spesso i loro brani e hanno ricevuto numerosi premi, tra i quali l'MTV Europe Music Award nel 2003 come miglior artista francese. In Francia hanno avuto un tour di successo con numerose tappe.

giovedì, giugno 03, 2010

la settimana mondiale - giovedì







CAMERUN – il popolo dei Mafa

I Mafa possono rappresentare un contesto del tutto non influenzato dalla civiltà occidentale, visto che questo popolo non è mai venuto in contatto con l’Occidente.
Nei villaggi gli individui suonano flauti di ferro, di argilla e di cera nel corso di feste rituali, che si celebrano soprattutto per favorire la buona riuscita del raccolto. D’altronde a testimoniare la stretta connessione tra musica e rito è opportuno ricordare che i Mafa non possiedono una parola specifica per indicare la musica, visto che questa è un elemento che si integra nelle cerimonie.

ALGERIA – Khaled

Hadj Brahim Khaled il più famoso di pop raï, genere musicale in cui si comprende la tradizionale musica algerina contaminata da elementi occidentali che la rendono più commercializzabile.
Fece le sue prime esperienze musicali suonando e cantando in occasioni dei matrimoni o delle circoncisioni già all'età di 16 anni debuttò con il 45 giri Trig il lici.
In questo periodo girava come intrattenitore vari locali sulla costa, diventando un personaggio di una certa celebrità in Algeria, pur essendo oscurato dalla radio: il raï, con testi in cui si parla di alcool e donne era infatti all'epoca proibito.
I testi di Khaled sono progressisti e liberali e desiderano rompere i tabù dell'Islam; in particolare nel video del brano Didi vengono mostrate donne che ballano e si atteggiano in modo provocante. Quando nel 1985 il governo algerino, in occasione del festival raï di Orano, molto popolare, decise di liberalizzarlo e dichiarò il raï "genere musicale tipico algerino", si scatenò la reazione dei fondamentalisti, che in risposta scagliarono la fatwa ad alcuni artisti raï, il che costrinse Khaled a trasferirsi a Parigi nel 1986 ed evitare di fare la fine dell'artista raï Cheb Hasni che decise invece di restare e nel 1994 venne assassinato.

GRECIA – Aphrodite's Child

Gli Aphrodite's Child sono stati un gruppo musicale rock originario della Grecia e attivo sul finire degli anni sessanta.
I loro dischi a 45 giri, contenevano capolavori molto spesso sottovalutati e ormai diventati dei classici della storia della musica rock, paragonabili per il livello delle composizioni e degli arrangiamenti solo ai più grandi di quel periodo.
Tra i brani più conosciuti, oltre al già citato Rain and Tears: End of the World, It's Five O'Clock e Spring Summer Winter and Fall.
La formula del successo era soprattutto nelle sonorità quasi da chiesa dell'organo Hammond di Vangelis, e nella voce di Roussos, interessante per l'uso del falsetto, una delle più affascinanti del panorama pop del periodo.

mercoledì, giugno 02, 2010

la settimana mondiale - mercoledì




STATI UNITI – Gli Strokes
Gli Strokes si formano a New York alla fine del 1998, inizialmente composti di soli tre membri.
La band debutta allo Spiral di New York, ottenendo un discreto successo di pubblico e stampa specializzata. Dopo questo concerto le esibizioni dal vivo degli Strokes continuano in tutta la Grande Mela fino al gennaio 2001, quando pubblicano in Inghilterra "The Modern Age EP" per l'etichetta indipendente Rough Trade. Nel corso del 2001 supportano il tour americano dei Doves e suonano coi Traildead in Inghilterra. Proprio nel Regno Unito gli Strokes lasciano estasiata la stampa:
« Siamo franchi nell'affermare che gli Strokes sono i più grandi ‘bastardi’ che ci siano in giro al momento... Ci hanno mandato al tappeto con la passione e la purezza romantica del Punk Rock di New York, gli Strokes avanzano spavaldi con l'aria di poeti della strada che hanno mandato in pezzi la canzone pop, per sostituirla con la rabbia, l'incomprensione, l'odio, la libidine. Hanno illustrato in Technicolor e su schermo gigante tutte le frustrazioni dei giovani adulti...Ecco svelata l'essenza, a volte tanto profonda quanto casuale, dello stile di questi bardi fotogenici della Bowery." (New Musical Express, 17 febbraio 2001) »



SLOVENIA –Devil Doll
I Devil Doll sono un band experimental rock italo-slovena fondata nel 1987 da un musicista che si cela dietro lo pseudonimo di Mr. Doctor.
Il loro genere musicale è una sorta di unione tra musica classica, teatralità, progressive rock ed elementi metal, mentre lo stile di canto di Mr. Doctor è ispirato a quello espressionista, lo Sprechgesang (cioè il canto-parlato).
Il nome del gruppo deriva dal film The Devil-Doll (in italiano La bambola del diavolo) del 1936 diretto da Tod Browning.

martedì, giugno 01, 2010

la settimana mondiale - martedì




NUOVA ZELANDA –Ladyhawke

Il gruppo prende il proprio nome dal film Ladyhawke con Matthew Broderick.
La musicista Peaches, a cui la musica dei Ladyhawke è stata paragonata, ha remixato il singolo "Paris Is Burning", e si è esibita anche con loro in concerto.
Originaria di Wellington, Phillipa "Pip" Brown (nata nel 1981) proviene da una famiglia di musicisti, cato che sua madre è una cantante ed il suo patrigno, un batterista. Brown stessa ha cominciato la propria carriera come percussionista nella banda in cui suonava il padre ed attualmente è in grado di suonare dieci differenti strumenti

NIGERIA – Percussioni
I tamburi sono la categoria di percussioni più diffusa. Ne esistono di innumerevoli tipi; quelli tradizionali sono in genere costituiti da un unico blocco di legno o da una zucca vuota, ma recentemente si sono diffusi nella musica folk nigeriana anche tamburi realizzati a partire da barili metallici. Molto diffusa è la forma a clessidra (come quella dello djembe), ma esistono anche tamburi a doppia testa, conici, e a forma di vaso (l'udu). Il tamburo a cornice, molto usato nella Nigeria moderna, è probabilmente un'acquisizione recente, di origine brasiliana.
Oltre ai tamburi, il tipo di percussione più diffuso è lo xilofono, un idiofono accordato presente in tutta l'Africa occidentale e centrale. Lo stesso strumento viene talvolta suonato contemporaneamente da due o più percussionisti che realizzano soluzioni poliritmiche. Lo xilofono nigeriano tipico è di legno leggero, con impalcatura in banano. Sono diffusi anche xilofoni a cavità o a scatola risonante.
Una lunga tradizione storica è associata alle diverse tipologie di campane usate nella musica nigeriana; sono in genere in ferro o in bronzo (soprattutto nelle orchestre islamiche del nord).
Data l'importanza notevole della ritmica nella musica folk e spontanea nigeriana, non sorprende che siano diffuse anche una miriade di percussioni informali. Pentole d'argilla riempite con diversi livelli d'acqua per ottenere particolari accordature vengono colpite con bacchette munite di cuscinetti soffici. Le donne spesso usano bastoncini per colpire zucche vuote, talvolta poste a galleggiare sull'acqua, e accordate in funzione dell'aria contenuta all'interno. Nel sud sono comuni i "raschietti", bastoncini dentellati che vengono suonati strofinandovi sopra una conchiglia, e sonagli fatti con zucche vuote riempite di perline e conchiglie.

la settimana mondiale - martedì

NUOVA ZELANDA –Ladyhawke


Il gruppo prende il proprio nome dal film Ladyhawke con Matthew Broderick.
La musicista Peaches, a cui la musica dei Ladyhawke è stata paragonata, ha remixato il singolo "Paris Is Burning", e si è esibita anche con loro in concerto.
Originaria di Wellington, Phillipa "Pip" Brown (nata nel 1981) proviene da una famiglia di musicisti, cato che sua madre è una cantante ed il suo patrigno, un batterista. Brown stessa ha cominciato la propria carriera come percussionista nella banda in cui suonava il padre ed attualmente è in grado di suonare dieci differenti strumenti

NIGERIA – Percussioni
I tamburi sono la categoria di percussioni più diffusa. Ne esistono di innumerevoli tipi; quelli tradizionali sono in genere costituiti da un unico blocco di legno o da una zucca vuota, ma recentemente si sono diffusi nella musica folk nigeriana anche tamburi realizzati a partire da barili metallici. Molto diffusa è la forma a clessidra (come quella dello djembe), ma esistono anche tamburi a doppia testa, conici, e a forma di vaso (l'udu). Il tamburo a cornice, molto usato nella Nigeria moderna, è probabilmente un'acquisizione recente, di origine brasiliana.
Oltre ai tamburi, il tipo di percussione più diffuso è lo xilofono, un idiofono accordato presente in tutta l'Africa occidentale e centrale. Lo stesso strumento viene talvolta suonato contemporaneamente da due o più percussionisti che realizzano soluzioni poliritmiche. Lo xilofono nigeriano tipico è di legno leggero, con impalcatura in banano. Sono diffusi anche xilofoni a cavità o a scatola risonante.
Una lunga tradizione storica è associata alle diverse tipologie di campane usate nella musica nigeriana; sono in genere in ferro o in bronzo (soprattutto nelle orchestre islamiche del nord).
Data l'importanza notevole della ritmica nella musica folk e spontanea nigeriana, non sorprende che siano diffuse anche una miriade di percussioni informali. Pentole d'argilla riempite con diversi livelli d'acqua per ottenere particolari accordature vengono colpite con bacchette munite di cuscinetti soffici. Le donne spesso usano bastoncini per colpire zucche vuote, talvolta poste a galleggiare sull'acqua, e accordate in funzione dell'aria contenuta all'interno. Nel sud sono comuni i "raschietti", bastoncini dentellati che vengono suonati strofinandovi sopra una conchiglia, e sonagli fatti con zucche vuote riempite di perline e conchiglie.