sabato, ottobre 13, 2018

Chi riporteresti in vita per un ultimo concerto?


Da un po' di giorni gira sui social questo sondaggio che, per il fatto che nella foto ci sia Leone di Lernia, rende la cosa un po' meno seria; in ogni caso questa domanda ha suscitato in me un po' di tristezza e in ogni caso mi ha fatto riflettere molto.

Si perché nonostante io abbia avuto la fortuna di assistere ad un gran numero di concerti live, ti accorgi che molti artisti li hai persi... e non avrai mai più la possibilità di assistere ad un loro concerto; in alcune occasioni invece ti rincuora il fatto di averli per almeno una volta apprezzati dal vivo. 

Certo, per evidenti ragioni di anagrafe, alcuni degli artisti della foto non avrei mai potuto vederli dal vivo, ma per altri, che ci hanno lasciato recentemente, il rammarico rimane. Fortunatamente il primo della lista ho avuto la fortuna di vederlo nel suo “Dangerous Tour” allo stadio Brianteo di Monza più di vent’anni fa, ed è stato uno spettacolo che difficilmente dimenticheró, Michael dal vivo sapeva unire la musica, la danza, gli effetti speciali rendendo il concerto uno show a 360º, veramente unico.

E se dovessi rispondere alla domanda, io sarei indeciso tra Amy e Freddie, la prima per l’enorme talento e i brividi che mi fa provare ogni volta che sento la sua voce, il secondo perchè i Queen sono stati uno dei gruppi più importanti della mia adolescenza, che hanno anche contribuito a farmi diventare il musicista che sono. Eh si una bella lotta scegliere. 

Non mi resta che tentare di assistere a quanti più concerti possibili degli artisti ancora in vita, anche una seconda volta, perchè no. Quello che ti trasmette un’esibiszione live non ha paragoni, sia che sei in uno stadio, o in un club di poche persone cambia poco; si tratta sempre di un’artista che cerca di trasmettere un’emozione e se ti arriva allora rimane comunque personale anche con intorno 10.000 o 200 persone.

Se vi piace la musica andate ad assistere a quanti più concerti live possibili, non ve ne pentirete...

E voi? Chi riportereste in vita???


IL DOGUI 



sabato, ottobre 06, 2018

Le classifiche "il meglio di....": oggettività contro soggettività....


Quante volte ci siamo imbattuti su youtube, sui social o nei siti specializzati di musica nelle famose classifiche: "i dieci migliori batteristi/chitarristi/bassisti di sempre" "le dieci migliori canzoni rock della storia" "i dieci migliori assoli di chitarra" e chi più ne ha più ne metta. Ma le domande sorgono spontanee: chi stabilisce questa classifica?? chi decide l'ordine della classifica? come fanno a starci 10 posizioni in un mare magnum di canzoni, di artisti ecc.? beh la risposta è del tutto soggettiva, e cioè di chi stila la classifica, e alla fine si perde il senso di tutto.

Per mia opinione personale è infatti impossibile creare una classifica o un elenco che vada bene a tutti, e che soprattutto sia oggettivamente esaustiva; la musica è quasi impossibile "rinchiuderla" in giochini di questo tipo. Ma allora perchè lo fanno?

Contrariamente a quanto si pensi questo tipo di classifiche sono seguitissime e hanno milioni di visualizzazioni, e se devo dirvela tutta mi diverte anche a me consultarle; perché è nella natura umana guardarle al fine poi di contestarle: "Eh ma è inammissibile che non ci sia quello" "Come fa ad essere al nono posto Tizio e al terzo Sempronio?" e quindi dopo il vero protagonista di quei post o video diventa la sezione commenti dove si aprono dibattiti che saranno infiniti perché nessuno avrà mai la risposta esatta.

Ma in fondo il bello della musica è anche questo: non può essere imprigionata da numeri, da classifiche, come lo sport ad esempio; abbiamo visto molte volte che qui non vige la legge della meritocrazia, tecnica non vuol dire sempre bravura, una cosa fatta negli anni sessanta, quando c'erano tante cose da inventare e anche tecnologie diverse, non può essere paragonata a un qualcosa fatto ai giorni nostri e quindi alla fine va bene così.

Eh ma in tutto questo c'è un però: in mezzo a tutto l'universo musicale ci sono sempre degli artisti o delle canzoni che non possono mai mancare, e questa cosa influenza anche chi le classifiche le stila. E quindi...come fare una classifica dei migliori chitarristi senza inserire Jimi Hendrix o Eric Clapton? E Jaco Pastorius tra i bassisti? e Ian Paice tra i batteristi? e in questo modo si rischia di fare delle cose che per il 70 % sono tutte uguali perdendo tutto il bello.

Allora molto meglio stilare un elenco del tutto libero da qualsiasi vincolo oggettivo, creando veramente qualcosa di personale che può piacere o meno ma che comunque rispecchia la personalità e i gusti di chi redige la classifica. Sarebbe divertente vedere gente che mette Ghigo Renzulli, chitarrista dei Litfiba, in classifica non inserendo per esempio nei primi dieci Mark Knopfler..... non sarebbe più divertente??
Soprattutto sai che commenti piccanti che prenderebbe!!!!

IL DOGUI