giovedì, luglio 01, 2010

L'evento del giorno


10 giugno 2010, in un Palasharp di Milano stracolmo Slash riprende in mano il suo passato e mescola fucili, pistole e fosse dei serpenti agli estratti dal nuovo lavoro in un eccellente greatest hits che manda in delirio un pubblico sovraeccitato, sfoderando un'adrenalinica performance sulle sue Les Paul fortificato da un grandissimo Myles Kennedy in possesso di un'impressionante estensione vocale.

Slash, grande chitarrista, amato in tutto il mondo per il suo gusto unico, per il modo in cui abbraccia le sue Gibson, per le sue armonie inconfondibili, si è presentato a Milano con pezzi storici da brivido come "Nightrain", "Civil War" e "Rochet Queen" dei Guns, "Fall to Pieces" dei Velvet Revolver e "Beggars and Hangers-on" degli Snakepit. Onora poi noi italiani con una storica versione del tema de "Il Padrino" prima di far esplodere il Palasharp con l'intramontabile "Sweet Child o'Mine" colorita da un'inaspettata aggressione sul palco di un fans un po' troppo estroso, il tutto risolto dall'intervento di una guardia del corpo che placca lo scellerato fan tirandolo giu dal palco con Slash che atterra su un monitor rompendo una meccanica della sua Gibson e che da prova di grande professionalità sostituendo la chitarra e continuando come nulla fosse.

Tra i bis "Communication Breakdown" dei Led Zeppelin e chiusura del concerto con "Paradise City", attendiamo settembre per vedere alla prova la mitica voce dei Guns n' Roses Axl Rose.

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