Nono disco in arrivo per Helmuth e Serpent, i due iper blasfemi che amano farsi ritrarre imbrattati di sangue e suonare metallo estremo, membri fondatori dei Belphegor. La loro ultima fatica dopo ben 17 anni di onorata carriera si intitola "Blood Magick Necromance" ed offre ai fans del gruppo un lavoro compattissimo di death metal con forti venature black, caratterizzato da un indiscutibile maturità.
Il brano di apertura, "In Blood - Devour this Sanctity", riassume l'intero album, caratterizzata da un violentissimo blast-beat di batteria con doppia cassa, chitarre fischianti, riff turbinosi e voce brutale al confine del parossismo.
Un'altra considerazione è legata alla produzione dell'album affidata a Peter Tagtgren, si deve infatti a lui l'adozione di sonorità tipicamente nordeuropee vicine al rock svedese, puntando maggiormente sul mix tra violenza cieca e melodia suggestiva.
Un ottimo inizio d'anno per la formazione austriaca che ha fatto sicuramente ricredere quanti li avevano dati in declino dopo la non esaltante prova offerta con "Walpurgis Rites - Hexenwahn" del 2009.
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