sabato, luglio 14, 2018

Ministri + The Hives Rugby Sound Festival


Venerdì scorso, 6 Luglio, ho avuto la possibilità di assistere ad un concerto Rock dal vivo in occasione del Rugby Sound Festival al Castello di Legnano.

Quella sera si sarebbero esibiti come band principale la band svedese The Hives e come opening show I Ministri.

Il palco mi colpisce subito positivamente: spazio grande, schermi giganti laterali e soprattutto un impianto ai livelli dei festival live più famosi.

Dopo aver deliziato lo stomaco con il classico panino e salamella innaffiati da una bella birra, io e i miei colleghi del blog Dreamkoma, attorniati da non più di un migliaio di anime veniamo travolti dalle prime note dei Ministri con il loro ultimo singolo IDIOTI.



Colpevolmente conoscevo poco questa band italiana: sono un gruppo alternative rock formatosi nel 2003, i tre componenti principali, Federico Dragogna (paroliere, chitarra e cori), Davide Autelitano, detto "Divi" (voce e basso) e Michele Esposito (batteria), si conoscono fin dai tempi della scuola e dopo anni di gavetta riescono ad imporre la loro identità grazie agli ultimi due album: Tempi Bui e i soldi sono finiti.

Si capisce subito però che il loro pane è la performance live; grazie ad un buon livello di suoni, la cassa batteria con un bellissimo e potente "pitch" ma il livello della voce forse un po' troppo basso, i ragazzi dimostrano subito che non sono venuti a fare gli sparring partners di nessuno.

Poco più di un'ora di concerto dove le canzoni scorrono via benissimo e mi colpiscono piacevolmente nonostante non conoscessi gran parte del loro repertorio. E questo grazie ad un impatto sonoro potente, supportato da due ulteriori chitarristi, ed ad una buonissima tecnica dei musicisti; certo il genere dal punto di vista musicale è abbastanza limitante: zero dinamiche, nessun assolo, pochi strumenti ecc. tutte caratteristiche che alla fine fanno sembrare molti pezzi uguali agli altri; tuttavia è indubbio che questa band ha delle ottime qualità e di sicuro li terrò d'occhio magari replicando qualche live in futuro.



Dopo l'opening show, e dopo circa 40 minuti fisiologici di cambio palco e soundcheck, ecco salire gli svedesi The Hives, che a detta dei Ministri sono stati ispiratori tra gli altri della band italiana. Con queste prerogative la mia aspettativa era molto alta e forse per questo alla fine sono rimasto alquanto deluso dalla loro performance per vari aspetti che adesso cercherò di spiegarvi.

Ma prima due parole sulla band: sono in tutto 5 musicisti:

- Pelle Almqvist - Voce
- Chris Dangerous - Batteria
- Vigilante Clastroem - Chitarra
- Nikolaus Arson- Chitarra
- Dr. Matt Destruction  - Basso

si formano nel 1993 ed hanno all'attivo 5 album di genere prettamente Garage Punk.

Sul palco la band si muove molto bene, il leader Pelle Almqvist sa come portare il pubblico dalla sua parte muovendosi come un forsennato, creando non pochi problemi agli uomini di palco occupati a districare il filo del microfono che sistematicamente si impigliava in qualche ampli o strumentazione varia, e interagendo con loro. E' forse questo il primo aspetto che non mi è piaciuto: l'ossessione di uno straniero di ripetere fino allo sfinimento e a caso le tre parole in italiano che ha imparato: "grazie mile mile grazie, signori, signore".

Inoltre l'impatto sonoro, soprattutto in comparazione con i Ministri, è molto scarno e senza quelle caratteristiche che questo tipo di genere deve avere. Questo lo si può attribuire anche ad una tecnica dello strumento non eccelsa soprattutto nel mio bersaglio preferito, il batterista: la poca tecnica base nell'uso delle mani lo porta ad usare molto gli avambracci con il risultato di avere un suono poco fluido e soprattutto un eccessivo dispendio di energie. Dopo pochi brani infatti Chris Dangerous era sudato come un maratoneta all'ultimo kilometro e alla fine del concerto sicuramente sarà stato costretto a mettere le braccia dentro il ghiaccio per lo sforzo.

Complice anche la lingua inglese, che personalmente non mi porta immediatamente ad una comprensione completa del testo, la mia sensazione del "tutto uguale" tra un brano è l'altro è stata ulteriormente marcata portandomi alla noia; infatti non vi nascondo di aver levato le tende dopo circa un ora e mezza della loro performance nonostante non averresero ancora finito.

Insomma concludendo una serata tutto sommato piacevole e positiva, se dovessi fare il pagellone direi:

- MINISTRI: VOTO    7/8
- THE HIVES: VOTO 6

Almeno dal punto di vista musicale venerdì scorso La Svezia è uscita sconfitta sul campo.

IL DOGUI

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