venerdì, giugno 12, 2020

Black Lives Matter : la Musica contro il razzismo e la xenofobia


Negli ultimi giorni il fatto di cronaca nera riguardante George Floyd ha scosso tutti noi e ha riacceso le proteste mai del tutto sopite dei movimenti afroamericani contro la xenofobia e il razzismo.

Nonostante negli ultimi 70 anni, grazie alle continue lotte per i diritti civili, si siano raggiunti molti obbiettivi in termini di uguaglianza, non credo si riuscirà mai a debellare del tutto qualsiasi forma di razzismo e xenofobia e purtroppo ogni tanto c'è sempre qualche notizia o avvenimento che ci fa capire che non ne siamo mai del tutto usciti e che siamo lontani dall'esserlo.

Le manifestazioni, più o meno pacifiche, che in questi giorni sfilano nelle città americane e non solo, sono soprattutto lo sfogo di gente che il razzismo lo vive quotidianamente, nelle piccole cose di tutti i giorni...la continua consapevolezza che in qualche modo nella tua vita potresti ritrovarti in una situazione dove vieni considerato diverso o inferiore ad altri.

Molti artisti e musicisti, direttamente coinvolti e vittime di queste situazioni, hanno dedicato la loro vita per la conquista e la difesa dei diritti civili;
In questo articolo però voglio parlare delle canzoni scritte dagli artisti che, anche se non direttamente vittime, sono rimasti toccati e si sono sentiti vicini a queste vicende tanto da voler lanciare messaggi di sensibilizzazione a favore di queste tematiche.

BLACKBIRD - BEATLES (THE WHITE ALBUM 1968)

Questa bellissima canzone è stata scritta da Paul Mcartney durante il tour dei Beatles "Back in the U.S." nel 1968 come reazione alle tensioni razziali esplose negli Stati Uniti nella primavera di quell'anno.
La canzone sosteneva il Movimento per i diritti civili americano che aveva avuto molta eco in Europa e sulla stampa Britannica. In particolare la canzone - ha spiegato Paul in un intervista - è stata scritta per Rosa Parks, la "blackbird" che il 1° Dicembre 1955 salì su un autobus e decise di sedersi nella parte riservata ai bianchi rifiutandosi di spostarsi in fondo, nella parte riservata alla gente di colore.

A Woodstock, nel 1969 la canzone fu interpretata anche a tre voci da Crosby, Still & Nash:

"Blackbird singing in the dead of night
Take these broken wings and learn to fly.
All your life

You were only waiting for this moment to arise."
"Merlo che canti nel cuore della notte
prendi queste ali spezzate e impara a volare
per tutta la vita
hai atteso che questo momento arrivasse"


https://www.youtube.com/watch?v=JiL5JpUtjqY

HURRICANE - BOB DYLAN (DESIRE 1975)

La canzone è ispirata alle vicende del pugile Rubin "HURRICANE" Carter che venne accusato, senza prove, di un triplice omicidio avvenuto durante una sparatoria al La Fayette Bar nel New Jersey.
Era il 1966, Carter venne scarcerato solo nel 1985 quando un giudice Federale riaprì il caso e stabilì che non aveva avuto un equo processo e che l'accusa era basata su "motivazioni razziali". Il 26 Febbraio 1988 caddero tutte le accuse nei suoi confronti. Dylan conobbe il suo caso leggendo la sua autobiografia, THE SIXTEENTH ROUND, che lo stesso Carter gli spedì per posta. Durante il tour del 1975 Dylan tenne un concerto di beneficenza in onore di Carter al Madison Square Garden cantando per la prima volta questa canzone. Successivamente si esibiì anche alla Clinton State Prison dove Carter salì sul palco per sensibilizzare l'opinione pubblica e convincere i media a parlare del suo caso.

Rubin Carter was falsely tried.
The crime was murder "one," guess who testified?
Bello and Bradley and they both baldly lied
And the newspapers, they all went along for the ride.
How can the life of such a man
Be in the palm of some fool's hand?
To see him obviously framed
Couldn't help but make me feel ashamed to live in a land
Where justice is a game.

Rubin Carter fu ingiustamente condannato
L'accusa fu omicidio, indovina chi ha testimoniato?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono
E i giornali, tutti ci mangiarono sopra
Come può la vita di un uomo
Essere nelle mani di qualche pazzo?
Vederlo ovviamente incastrato
Non può aiutarlo ma mi fa vergognare di vivere in un paese
Dove la giustizia è un gioco.


https://www.youtube.com/watch?v=b_SUNDJT9DY

KILLING IN THE NAME - RAGE AGAINST THE MACHINE (RAGE AGAINST THE MACHINE 1992)

Il brano fu pubblicato il 2 Novembre 1992 ma più che mai attuale se si pensa alla vicenda di George Floyd. Il testo è un accusa ben precisa: all'interno delle forze dell'ordine americane ci sarebbero alcuni membri attivi del KU KLUX KLAN, il cui simbolo è la croce che brucia.

"Some of those that work forces, are the same that burn crosses"

"Tra le forze dell'ordine ci sono gli stessi che bruciano le croci"

"Those who are died are justified
for wearing the badges
theyre the choosen whites"

"Sono morti giustificati
chi li ha uccisi indossava un distintivo

PEOPLE ARE PEOPLE - DEPECHE MODE (SOME GREAT REWARD 1984)

Uscito nel Marzo del 1984, il brano lancia una dura accusa al pregiudizio nei confronti di gente di un altra razza.
Il singolo ebbe da subito un enorme successo in tutta Europa mentre negli Stati Uniti scalò le classifiche solamente un anno dopo, nel 1985, diventando il primo brano della band ad entrare nella prestigiosa BILLBOARD HOT 100, alla posizione numero 13. Ancora oggi è considerato uno dei brani simbolo della band britannica.

"I can't undertsand
what makes a man
hate another man
help me undertsand"

"Non riesco a capire
cosa spinga un uomo
ad odiare un altro uomo
aiutami a capirlo"
BORDER SONG - ELTON JOHN (ELTON JOHN 1970)

Musica di Elton John e testo scritto da Bernie Taupin. Elton la eseguì anche recentemente durante il concerto in occasione dei 90 anni di Nelson Mandela.
La canzone fu anche ricantata e registrata da due grandi artisti: Aretha Franklin, con una interpretazione magistrale, ed Eric Clapton che la cantò in unna raccolta dedicata alle canzoni di Elton e Bernie Taupin.
Fu il primo signolo dell'artista inglese a raggiungere la classifica statunitense posizionandosi al 92° posto. Il brano, nonostante sia un gospel, presenta dei toni cupi e un chiaro messaggio contro il razzismo, soprattutto nell'ultima strofa della canzone, scritta dallo stesso Elton:

"Holy Moses let us live in peace
Let us strive to find a way to make all hatred cease
There’s a man over there
What’s his color I don’t care
He’s my brother let us live in peace"

"Santo Mosè fa che viviamo in pace
Fa che ci impegniamo a trovare un modo per porre fine all’ odio
C’è un uomo laggiù
Qual è il suo colore non mi interessa
E’ mio fratello fa che viviamo in pace"


VERSIONE DI ELTON JOHN: https://www.youtube.com/watch?v=Lm7b-32Mpbs

VERSIONE DI ARETHA FRANKLINhttps://www.youtube.com/watch?v=OzY45mZNIHU

BIKO - PETER GABRIEL (PETER GABRIEL III 1980)

Il brano racconta la vicenda di Stephen Biko, noto attivista anti-apartheid sudafricano. Biko fu arrestato dalla polizia sudafricana nel 1977 e, dopo essere stato tenuto in custodia per giorni, fu interrogato nella prigione di Walmer Street a Poth Elisabeth. Biko uscì dall'interrogatorio con evidenti e numerose ferite alla testa e morì poco dopo una volta trasferito alla prigione di Pretoria.
La versione del brano tratta dall'album comincia e finisce con le registrazioni di due canzoni sudafricane "Ngomhla sibuyayo" e "Senzeni Na?" cantate al funerale di Biko.


"You can blow out a candle
but you can’t blow out a fire
once the flames begin to catch
the wind will blow it higher
oh Biko, Biko, because Biko
Yihla Moja, Yihla Moja
the man is dead

And the eyes of the world
are watching now, watching now”.

"Potete spegnere una candela
ma non potete spegnere un fuoco
quando la fiamma comincia a bruciare
sarà proprio il vento a renderla indomabile
oh, Biko, Biko, perché Biko
l’uomo è morto.

Ma gli occhi del mondo
vi stanno guardando, ora”.


https://www.youtube.com/watch?v=luVpsM3YAgw

IL DOGUI





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