Per la storia della musica, una figura a dir poco strategica e fondamentale è stata e sempre sarà quella del PRODUTTORE DISCOGRAFICO. Questa professione ha permesso ad innumerevoli capolavori di prendere forma: come bozze di idee, demo fumose e scheletri di canzoni siano state trasformate in vere e proprie opere compiute.
Tra i principali protagonisti di
epoche passate che hanno reso alcune band e canzoni immortali segnalo Harvey
Philip Spector, nato il 26 dicembre del 1939 a New York è scomparso qualche
giorno fa, il 16 gennaio 2021. Uno dei più influenti e rivoluzionari produttori
discografici della storia della musica. Il suo approccio era a dir poco
maniacale al limite dell’esasperazione: non si limitava solo a produrre
l’album, ma ne seguiva scrupolosamente ogni piccolo passo. Riusciva ad immedesimarsi in ogni singolo
lavoro che produceva, egli stesso era sia compositore che musicista e sapeva
cogliere perfettamente tutte le esigenze di ogni artista che trattava.
Pioniere di alcuni gruppi femminili degli anni sessanta come The Crystals e The Ronettes, Spector ha collaborato con alcuni dei più grandi musicisti della scena mondiale. Tra l’altro è stato anche l’inventore del cosiddetto “Wall of Sound”: una speciale tecnica di registrazione che consisteva nell’aggiunta di strumenti tipici della musica orchestrale (archi, ottoni, timpani ecc.) alle classiche strumentazioni rock. Il risultato finale era quello di un suono unisono e di un effetto riverbero che avvolgeva l’ascoltatore in quello che lo stesso Spector definì “un approccio wagneriano al rock and roll”. In Inghilterra Spector produsse uno dei primi singoli di John Lennon da solista, Instant Karma!, e continuò la sua collaborazione con i Fab Four anche dopo lo scioglimento dei Beatles. Nel 1970, infatti, cooperò con George Harrison per l’album All Things Must Pass. Sempre nello stesso anno fu contattato da Eric Clapton per produrre un singolo del suo nuovo gruppo, Derek and the Dominos. Appena un anno più tardi Phil Spector lavorò di nuovo con Lennon ad uno dei suoi più grandi successi: Imagine.
Le collaborazioni con i Fab Four
terminarono nel 1973 a causa di divergenze artistiche e problemi di carattere
personale dovuti ai primi sintomi di follia di Spector. Nel 1977, infatti,
mentre Phil lavorava all’album di Leonard Cohen “Death Of A Ladies Man”, andò
in escandescenza e minacciò l’artista con una pistola.
Il suo carattere burrascoso, eccentrico ed ossessivo, alla fine, sfociò nell’omicidio di Lana Clarkson. Fu condannato a 19 anni di reclusione per omicidio di secondo grado. Da oltre dieci anni era in prigione dove morte all’età di 81 anni.
Nella musica possiamo avere due
declinazioni, nella quale l'artista è indipendente nel processo creativo e quella di produttore, generalmente quella di maggiore successo commerciale dove
il musicista è un semplice interprete della visione sonora e delle idee del
produttore.
Nel nostro amato mondo ROCK tra i protagonisti di categoria segnalo Butch Vig che è riuscito a rendere orecchiabile il rock alternativo chiamato “grunge” provocando l’enorme successo del genere agli inizi degli anni ’90 con i Nirvana e l’album “Nevermind”. Poi, ha proseguito con il progetto Garbage, una band alternative rock da lui fondata nel 1993, nella quale suonò come batterista. La sua carriera di produttore proseguì con gli Smashing Pumpkins fino ad arrivare ai Wasting Light e Sonic Highways dei Foo Fighters.
Altra figura di “peso” è stata quella di Rick Rubin. Guru della produzione, fondatore della Def Jam Records, figura chiave nello sviluppo del suono hip-hop anni ’80, produttore storico di Beastie Boys, Slayer e Red Hot Chili Peppers. Molti degli album da lui prodotti, come Californication dei Red Hot Chili Peppers, presentano volumi molto alti che vanno spesso a discapito della qualità. Ciononostante, Rubin è stato più volte riconosciuto come una figura chiave nella storia della produzione discografica.
Profilo ancora più importante è stato George Martin, il quinto beatle, l’uomo che ha reso realtà i sogni di quattro ragazzi poco più che ventenni con una minima esperienza musicale e tante ambizioni. È in gran parte suo il merito del successo dei Beatles. Sue le orchestrazioni di I Am the Walrus, suo il lavoro di collage in Strawberry Fields Forever. La grandezza di George Martin è stata quella di essere complice dei Beatles nel processo di trasformazione del rock and roll da musica di intrattenimento ad arte.
Concludo questa selezione di professionisti della musica con Robert John "Mutt" Lange che è stata la figura di riferimento per quanto riguarda i successi e del rock live.Tra le decine e decine di successi cito un disco in particolare che ha rappresentato una svolta importante per la musica rock commerciale, trattasi di Pyromania (1983) dei Def Leppard. Con il loro terzo album la band raggiunge dei livelli inimmaginabili. Il look, il suono, il marketing, il coinvolgimento del pubblico femminile, non erano mai stati spinti così in alto da una rock band. Pyromania è la genesi di un mostro commerciale (1983-87) che sarà imitato da centinaia di band che esaspereranno l’approccio finendo spesso per diventare grottesche e ridicole. I Def Leppard raccontano come il processo compositivo fu molto lungo e travagliato. Il batterista Rick Allen ricorda Mutt: “ragazzi venite in studio con il vostro materiale ma non credeteci troppo perché lo cambieremo". Ci vollero 11 mesi e oltre 700.000 sterline (dell'epoca...) per completare un album che avrebbe potuto rovinare la Phonogram e i giovanissimi Leppard. Il risultato fu stupefacente, un album che superò i 10 milioni di copie vendute negli Usa. Pubblicato il 20 gennaio 1983 vide la band andare in tour negli Usa per 40 date come spalla a Billy Squier. Alla fine del tour i Leppard erano diventati il gruppo principale e le arene di medie dimensioni erano diventati stadi da oltre 50.000 posti. Sempre con Mutt, supereranno i 10 milioni di copie vendute anche con il seguente album "Hysteria" entrando così a far parte del club degli unici 5 gruppi al mondo ad avere raggiunto questo traguardo negli Usa.
Tra i diversi lavori che
sottolineano lo spessore vi elenco i seguenti:
AC/DC – Highway to Hell, 1979
AC/DC – Back in Black, 1980
Foreigner – 4, 1981
Def Leppard – High 'N' Dry, 1981
AC/DC – For Those About to Rock
We Salute You, 1981
Def Leppard – Hysteria, 1987
Bryan Adams – Waking Up the
Neighbours, 1991
Def Leppard – Adrenalize
(executive producer), 1992
Michael Bolton – The One Thing,
1993
Stevie Vann – Stevie Vann, 1995
Bryan Adams – 18 til I Die, 1996
Nickelback – Dark Horse, 2008
Maroon 5 – Hands All Over, 2010