Molti cantanti, soprattutto inglesi e americani, hanno acquistato terreni e hanno iniziato a produrre i loro vini.
Uno dei primi a farlo è stato l’istrionico cantante dei Tool, dei Perfect Circle e dei Puscifer , Maynard James Keenan.
Maynard è stato uno dei personaggi che hanno animato i primi anni 90 e il periodo grunge : è sempre riuscito in tutti i suoi progetti a fondere la sua anima melodica a quella più cupa e introspettiva.
Una dei primi singoli dei Tool nell’album Undertow (1992) fu la canzone “Sober”,in cui si fa riferimento ad un amico della band , in perenne crisi creativa se sobrio, ma che riusciva ad essere ispirato solo se ubriaco. Un giro di basso che continua a ripetersi, la voce cantilenante di Maynard che ci porta quasi all’oblio. Una canzone oscura che mostra le inquietudine dell’animo umano. Per me un capolavoro.
Il minimo per una persona che parla di ispirazione dovuta all’alcool (e alla droga…) era quello di produrre vino quasi a tempo pieno : la sua cantina si trova in Arizona e si chiama Caduceus ,il simbolo di pace e prosperità, associato al dio greco Hermes (insomma tutto in linea con il personaggio).
Il suo vino più famoso nasce da un blend di Tempranillo e Cabernet Sauvignon , il Judith (dal titolo di una delle canzoni più famose dei A Perfect Circle).
Non avendo mai avuto la fortuna di assaggiare uno dei vini di Maynard, mi abbandonerei sulle note di Sober bevendo un vino della zona di Bolgheri del produttore Michele Satta : il Bolgheri Rosso, un blend di uve rosse con proprio il Cabernet Sauvignon come vitigno principale.
Alla salute!
Canzone : Tool – Sober
Vino : Michele Satta – Bolgheri Rosso 2016
Vitigni : Cabernet Sauvignon 50% Sangiovese 30% Merlot 20%
Un vino nato per valorizzare in pieno il territorio di Bolgheri, un vino veramente succoso dotato di un bouquet di frutta rossa matura , spezie e cuoio. Sorso molto pulito, in bocca ha una decisa morbidezza e risulta quasi vellutato.
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