Il mio background musicale si è
formato nei primi anni 90, con l’esplosione del grunge rock.
Quindi dopo la sosta a Seattle
(PJ e Nirvana), oggi torniamo dalla nostra parte di oceano e ci fermiamo in UK
: nel 1992 in un pub di Londra, Gavin Rossdale (voce e chitarra) e Nigel
Pulsford (chitarra) formarono i Future Primitive, che in seguito con l’aggiunta
degli ultimi due componenti della band (il bassista Dave Parsons e il
batterista Sasha Gervasi) divennero i Bush, dal nome del quartiere londinese
(Sheperd’s Bush) dove i 4 vivevano.
La loro canzona iconica (per me)
è Little Things, solitamente pezzo di chiusura dei loro live, situazione dove
la band dava il meglio di se stessa condividendo la sua anima a metà tra il
sound melodico giocato su suoni bassi e maliconici con i ritmi graffianti
dettati dalla voce di Gavin.
L’ascolto dei Bush si accompagna ad
un vino dotato di estrema follia e di una doppia anima come le canzoni della
band : l’aromaticità del vitigno Moscato giocato con l’acidità della sua
versione secca. Il vino in questione è un rifermentato in bottiglia , il RiFol
del maestro del Moscato di Castiglione Tinella, Ezio Cerruti.
Canzone : Little Things - Bush
Vino : RiFol –
Ezio Cerruti
Vitigno : Moscato
Fermentazione
in acciaio, affinamento in cemento e rifermentazione con aggiunta di mosto in
bottiglia. Una super “bitita” fresca estiva che gioca sui sentori di pesca
matura in contrapposizione alla spiccata acidità e a note agrumate e di erbe
balsamiche. Sapidità spinta. Vino conviviale e dalla beva compulsiva che crea
dipendenza.
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