Proseguiamo oggi la con la descrizione degli elementi che hanno portato l'investigatore Tom Grant a dubitare del suicidio di Kurt Cobain e di consolidare invece la teoria del suo omicidio.
Nei giorni prima di morire il leader dei Nirvana aveva chiesto al suo avvocato di preparare i documenti per il divorzio e di rimuovere Courtney, sua moglie, dal testamento. Quest'ultima aveva inoltre preteso pirma del matrimonio un contratto pre-matrimoniale molto vantaggioso verso di lei ed è inoltre cosa nota che Kurt la stesse lasciando poco prima del ritrovamento del suo cadavere.
Inquietatnte il fatto che Courtney fosse in possesso di un'altra Suicide Note ma non ne parlò con nessuno, solamente a Grant, dopo domanda precisa, rispose di averla trovata sotto il cuscino del letto del marito, cosa smentita direttamente dall'investigatore che aveva già visionato precedentemente il letto trovandoci solamente un tubetto di Rohypnal.
L'investigatore asserì che sulla lettera era specificato che Kurt stesse lasciando la moglie a Seattle, ma non accennava assolutamente al fatto che stesse per togliersi la vita.
Ultimo indizio di oggi ma non meno importante è che una delle carte di credito del cantante non fu ritrovata nel suo portafoglio nel momento del ritrovamento del suo corpo, qualcuno infatti cercò di utilizzarla ripetutamente dopo il suo decesso per prelevare somme molto importanti di denaro. I tentativi cessarono subito sopo il ritrovamento del cadavere.
A settimana prossima per altri inquietanti indizi.
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