Oggi il nostro post sarà dedicato a Steve Vai, uno dei più grandi chitarristi, punto di riferimento del rock contemporaneo e ad una sua esperienza a dir poco...impossibile...
Il chitarrista di origini italiane e più precisamente pavesi, per chi non lo sapesse ha la cittadinanza onoraria di Dorno, è conosciuto al mondo come un eccentrico polistrumentista ed uno degli shredder più tecnici ed ammirati...cos'è uno shredder? Semplicemente un musicista che con la sua notevole tecnica e velocità d'esecuzione fa girare la testa e morire di invidia molti suoi colleghi!
Molte delle sue competenze tecniche le ha assorbite grazie al suo maestro Satriani, ma è grazie alla sua passione per Frank Zappa che la sua vita e la sua carriera prenderanno definitivamente la strada del successo.
Decide infatti negli anni dei suoi studi presso la Berklee College of Music di Boston di inviare al suo idolo una registrazione della sua band del college, i Morning Thunder ed una trascrizione di "The Black Page" (opera di Zappa famosa per la sua complessità), riuscendo così a farsi notare dal genio che ingaggia il giovane Vai come trascrittore di partiture.
Arrivato però a questo ambìto traguardo come farsi sfuggire dalle mani una delle sue più grandi occasioni; Steve decide quindi di proporsi come musicista e di partecipare ad un provino per entrare a tutti gli effetti a far parte della band di Zappa.
Vai racconta sempre del suo terrore quando si presentò al provino: Zappa infatti era sì famoso per essere una leggenda del rock, ma era anche molto conosciuto agli addetti ai lavori per le sue audizioni complicate e stressanti.
Rimane infatti nella storia l'audizione di un giovane Steve Lukhater, fondatore dei Toto, che fu letteralmente massacrato da Zappa, gli chiese di suonare alcune battute e ad ogni errore del provinato anzichè farlo riprovare gli richiese continuamente qualcosa di diverso fino a mandare il giovane talento nella crisi più profonda.
Steve Vai racconta che durante la sua audition Zappa gli fece prima eseguire una parte di chitarra in modo tradizionale, poi in 7/8 ed in seguito in 7/8 reggae. Non soddisfatto ed un po' sadicamente (io me lo vedo il buon vecchio Frank con un ghigno satanico sotto i baffi) aggiunse una nota dopo l'altra fino a rendere la parte fisicamente impossibile da suonare per qualsiasi essere umano dotato "solamente" di dieci dita...
Steve a questo punto affranto si bloccò ed ammise di non riuscire ad eseguire la richiesta, voltò le spalle in segno di sconfitta e con la coda tra le gambe si diresse verso l'uscita per tornarsene a casa, ma a quel punto Zappa lo fermò dicendogli...Sei nella band!!!
Che altro aggiungere, tutto il resto è storia.
Rock and Roll
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