L'8 Maggio 1945 è nato ad Allentown in Pennsylvania uno dei più grandi pianisti jazz della storia : Keith Jarrett.
Nato da una famiglia multietnica, originaria dell'Ungheria, Keith, sin da piccolo, respira aria di musica. La nonna paterna suona il pianoforte ed una zia lo insegna, mentre il padre, che a causa della Grande Depressione non è riuscito ad avere una buona educazione musicale, è ugualmente un grande appassionato. Anche la madre, dal canto suo, fin da piccola ha studiato musica ed ha avuto modo di cantare in alcune orchestrine locali. Keith Jarrett, circondato dal talento musicale, inizia a prendere lezioni di pianoforte all'età di tre anni, svolgendo studi classici e si esibisce nel primo concerto a nove. Dai dodici anni in poi suona come professionista e dai quindici intraprende studi di composizione. Come lui stesso ha dichiarato la sua passione per la musica è nata prestissimo, ed infatti in una intervista disse che "Sono cresciuto assieme al pianoforte, ne ho imparato il linguaggio mentre cominciavo a parlare". La sua carriera è costellata di traguardi prestigiosi e di riconoscenze unanimi, come aver suonato nel quartetto di Miles Davis od aver pubblicato dischi registrati in apparizioni live di pura improvvisazione jazz.
Ma Keith è diventato famoso anche per alcuni comportamenti sul palco durante i concerti.
In più di un'occasione, durante diversi concerti, ha chiesto al suo pubblico il più assoluto silenzio, anche con un certo nervosismo e ha dichiarato di mal sopportare il fumo ed il rumore durante l'esecuzione dei brani, così come colpi di tosse ed applausi troppo vigorosi mentre il concerto non è terminato. Riguardo a queste intemperanze, Jarrett ha dichiarato che non è sua intenzione maltrattare il pubblico, che anzi considera parte integrante delle sue esibizioni e che le sue esternazioni di malumore e nervosismo sono dovute al fatto che troppe distrazioni causano la perdita della melodia che ha in testa. Altre polemiche sono derivate dal suo modo di suonare durante le improvvisazioni, muovendosi sul piano, quasi amoreggiandoci, ma Jarrett ha dichiarato che il suo rapporto con il pianoforte è «fisico», che i suoi movimenti sono involontari e che gli hanno anche causato dolori alla spalla e alle braccia.
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