Erano la fine degli anni 60 in Italia, ed il bel paese era nel pieno del suo boom economico. Ma era anche il periodo del rock, musica assordante e ribelle che stava conquistando giovani e giovanissimi di tutto il mondo. L'Italia musicalmente premiava ancora Gianni Morandi, Dalida, Fausto Leali e Little Tony ed aveva appena ricevuto in Italia il nuovo fenomeno di Liverpool chiamato "The Beatles" con un fervore antagonistico da parte della stampa nazionale. In questo clima nell'Aprile 1967 sbarcarono i nuovi divi del rock, il nuovo quintetto inglese "The Rolling Stones" capaci di produrre un rock coinvolgente e maledetto, con riferimenti al sesso ed alle droghe in moltissime canzoni. Distanti dai ragazzi educati e ben vestiti di Liverpool. Più eccentrici e come poi dimostrerà il tempo, meno inclini a temi sociali e politici, e più intenti a creare il mio primo stereotipo di rockstar moderna, maledetta e pronta a sacrificare la propria vita per alcool e droghe.
Ma tornando indietro con la nostra macchina del tempo usciamo di corsa di casa per andare al loro primo concerto che si tenne in Italia, ore 16 del 5 Aprile 1967 al Palazzo dello Sport di Bologna. Si tennero due concerti quel giorno, usanza molto comune ai tempi, il primo nel pomeriggio con circa 2000 mila spettatori ed il secondo alle 21 con 6 o 7 mila spettatori. Migliaia di spettatori che ci sembrano pochi rapportati ai nostri tempi ma non ci deve ingannare questo fatto se pensiamo a quanto fosse un nuovo modo di ascoltare musica il rock degli anni 60.
La prima tournée in Italia si svolse, dopo Bologna a Roma, Milano e Genova. Ma capiamo meglio dai giornali dell'epoca come fu quel primo concerto : " La Stampa" del 6 Aprile 1967 "i giovani bolognesi sotto i vent'anni hanno preso d'assalto le scalinate del Palazzo dello Sport di Bologna, dove si esibiva per la prima volta il famoso quintetto beat dei Rolling Stones, il complesso che da un anno ha soppiantato i Beatles. Allo spettacolo serale erano presenti quasi 6 mila persone. Dell'esecuzione dei cinque componenti il complesso, per la verità, non si è sentito molto: gli altoparlanti tenuti al massimo volume non sono stati sufficienti a superare il frastuono prodotto dalle urla e dal battere di piedi del pubblico. In mezzo a tanta confusione non sono mancate scene di frenesia e singhiozzi da parte di qualche giovane spettatore. Alcuni di questi hanno tentato di raggiungere il palco sul quale era il celebre quintetto, ma l'intervento è valso ad evitare incidenti. Dopo i disordini di Vienna, era stata mobilitata molta forza pubblica. Alcuni esagitati, in estasi per l'esecuzione dei loro idoli, si sono addirittura strappati le camicie. Alla fine dello spettacolo i carabinieri sono dovuti intervenire per calmare alcuni ragazzi che, gridando, si rotolavano per terra, ai piedi del palco."
Anche i Rolling non furono osannati dalla stampa, anzi !!!
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