In questo periodo di secondo lockdown poco importa che viviate in zona rossa, gialla od arancione. Sicuramente avrete più tempo per dedicarvi ad una buona lettura, magari alla sera prima di addormentarvi od in una pausa di lavoro mentre siete in smart working.
Vi consiglio allora "Amore, morte & Rock 'n' roll" del giornalista Ezio Guaitamacchi. Il titolo del libro è già evocativo ed incarna fin dall'immagine di copertina lo spirito cupo del rock.
Misteri, circostanze oscure, silenzi ed omissioni ci portano alla scoperta degli ultimi giorni di esistenza di 50 rockstar mondiali.
Ai più forse non sembra il mestiere più pericoloso del mondo, ma leggendo le ultime ore dei nostri beniamini ci accorgiamo che suonare la batteria in un gruppo metal od essere il frontman di una band rock aumenta vertiginosamente le possibilità di morire in circostanze misteriose ed oscure. O forse tutto ciò serve per rendere immortale il ricordo del beniamino prematuramente scomparso? La risposta la canta Sting in 50.000, brano scritto dopo la scomparsa di Prince, quando sussurra …."le rockstar non muoiono mai, semplicemente svaniscono…".
E così potrete leggere di una Amy Winehouse, controllata giorno e notte da un bodyguard con il compito di proteggerla dai suoi eccessi di droga ed alcool, che muore nell'unica notte in cui viene lasciata sola nella sua stanza, o di un David Bowie che a pochi giorni dalla sua scomparsa per un tumore, contattò il suo produttore e disse di avere trovato il miglior modo per promuovere il suo album, appena uscito, e nel giro di 48 ore la notizia della sua dipartita su tutte le testate del mondo fece incrementare le vendite del suo ultimo lavoro. E poi rimarrete stupiti dal racconto di chi ha vissuto gli ultimi istanti in compagnia delle rockstar. Scoprirete la telefonata che scatenò il delirio suicida in Michael Hutchence, cantante degli Inxs, o la luce accecante che portò via Lou Reed nel suo giardino di casa, raccontata dalla sua compagna Laurie Anderson.
Le nostre Rockstar preferite ci lasciano senza parole in vita e da morti e forse aveva proprio ragione Sting…..non muoiono mai.
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